Niente fondi, i musei rimangono chiusi a Pasqua

Era stato previsto dai sindacati e arrivano le conferme. I tagli alle risorse e al personale sui musei nazionali dell’isola, riuniti nel polo museale della Sardegna che fa capo al ministero dei Beni culturali, si fanno sentire. Per la prima volta dopo anni, i musei chiuderanno il giorno di Pasqua.

Rimarranno chiusi il museo archeologico ed etnografico “Giovanni Antonio Sanna” di Sassari“ e l’Archeologico “Giorgio Asproni” di Nuoro. Stessa sorte anche per l’ex Regio museo archeologico di Cagliari, dove sono in corso dei lavori. Con la chiusura di queste importanti realtà culturali, preziose per l’economia della Sardegna, anche il personale del polo museale regionale dovrà rinunciare a una fetta dello stipendio.

All’origine del problema c’è la riforma voluta dal ministro Dario Franceschini che, non sta dando risultati del tutto positivi. L’intento era di estendere l’orario di apertura dei musei e dei siti storici. Iniziativa interessante che necessita del supporto di risorse economiche e umane. L’obiettivo è, dunque, molto difficile da raggiungere.

Oggi resta chiuso anche un sito di notevole valore storico-culturale come l’altare preistorico di Monte d’Accoddi. Gestito dal Comune di Sassari il sito, inserito nel polo museale regionale, ogni anno deve fare tanti sacrifici per garantire l’accesso ai visitatori.

A fine febbraio, la riforma aveva previsto una rivisitazione degli orari di visita e di lavoro predisposta con ordini di servizio dalla direttrice del polo museale sardo, Giovanna Damiani. Una riorganizzazione contestata ferocemente dai sindacati che sono ancora impegnati a trovare una soluzione per impedire ciò che si sta verificando oggi a Sassari e a Nuoro.

Alla base delle motivazioni che hanno provocato la chiusura dei musei sardi c’è la mancanza del personale. In parte, i lavoratori del museo sassarese, sono stati dirottati alla Pinacoteca di piazza Santa Caterina. Pinacoteca che, per la prima volta, invece, apre i battenti nel giorno di Pasqua.

Arriva la conferma da Cagliari: il problema esiste e va risolto. Tuttavia, per Pasqua si è riusciti ad assicurare aperture straordinarie in tanti  musei sardi. Si oppone il movimento Italia Attiva Sardegna, che punta l’indice sullo schiaffo a Sassari, il cui intento è di essere città turistica. Su questo sembra esserci ancora molto da lavorare dato che ai turisti sono offerte porte chiuse.

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