Non basta un elicottero per la sanità della Gallura

Le preoccupazione del Partito Sardo d’Azione.

“In merito alla vicenda del bimbo con sindrome da annegamento – dichiara Lidia Fancello, segreteria Partidu Sardu Partito Sardo d’Azione – trasportato da Olbia con l’elisoccorso all’ospedale di Alessandria, riteniamo a dir poco imbarazzanti, se non scandalose, le dichiarazioni da parte dell’assessore alla sanità Arru e del manager Lenzotti.

Praticamente nel promuovere il servizio di elisoccorso usato per trasportare il paziente, come un grande successo, addirittura avocandosi un grande merito per non avere usato un volo di linea a loro dire costoso e complicato, essi ammettono con candore che in Sardegna – ricordiamo un’isola dove ormai ogni anno si riversano (dati ufficiali) almeno quattordici milioni di visitatori all’anno –  non esiste un reparto di rianimazione pediatrica per sindrome di annegamento.

Ricordiamo all’assessore che i sardi abbiamo diritto, essendo un’isola, a tutte le prestazioni sanitarie ordinarie ed extraordinarie dentro la nostra regione, che molti sardi oramai sono costretti a viaggi della speranza fuori dall’isola e non sempre si può ricorrere al privilegio dell’elisoccorso, il quale è comunque giusto e sacrosanto che sia presente, ma come complemento e non come unica risorsa”.

“Ricordiamo che aspettiamo oramai da troppo tempo – continua Lidia Fancello – l’apertura del Mater Olbia con le sue eccezionali prestazioni, ma nel frattempo coloro che hanno necessità di assistenza in Gallura, trovano oramai strutture in dismissione come il Paolo Merlo di La Maddalena, il Dettori di Tempio, oppure il Giovanni Paolo II di Olbia, in grave carenza di personale.

Persone anziane e malate, pazienti oncologici e di altre patologie costretti al disagio di spostamenti quasi quotidiani dentro l’isola per l’inadeguatezza di strutture ormai in decadenza”.

“Al netto delle vibrate e a nostro avviso giuste- Conclude Lidia Fancello – , contestazioni rivolte all’assessore nello stesso consiglio regionale il 2 e il 3 agosto scorso, proprio per la riforma della sanità sarda, noi sardisti olbiesi, ci domandiamo se veramente l’onorevole e il suo manager pensano che i galluresi, essendo così lontani dai palazzi del potere, si possano abbindolare sventolando loro un elicottero sotto il naso.

Chiediamo giustizia e non effetti speciali. Pretendiamo che a fronte degli alti numeri dell’utenza che si muove nel nostro territorio e che si moltiplicano durante il periodo estivo, si abbiano strutture adeguate che siano in grado di fare fronte anche all’assistenza dei turisti, anche quelli meno famosi di Benigni o George Clooney”.

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