Olbia punta sulle biciclette, all’inizio del 2024 la prima velostazione

Olbia si prepara a ospitare la sua prima velostazione

Molto presto la città di Olbia si doterà della sua prima velostazione, nell’ambito delle attività avviate dal progetto MEZZO (1/2). Prende forma l’intervento più importante della parte infrastrutturale. Nei prossimi mesi si lavorerà all’installazione di una velostazione, acquistata dal Comune di Olbia, che sarà a disposizione della cittadinanza verosimilmente a inizio 2024. Sarà un punto strategico di riferimento per tutte le persone coinvolte nei percorsi di mobilità sostenibile, inclusiva e attiva nel territorio. 

Il progetto, sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD, punta a creare una rete di iniziative, percorsi e interventi che stimolino e migliorino la mobilità ciclabile, pedonale e intermodale tra le strade di Olbia. MEZZO (1/2) si impegna a sviluppare una nuova cultura della mobilità. E in questo ambito si inserisce la dotazione di una prima velostazione cittadina. La struttura accoglierà diversi servizi. Dal supporto ciclomeccanico al prestito di biciclette speciali per la mobilità di persone fragili e di diverso tipo, previa registrazione sulla webapp del progetto. Inoltre, si potranno ricaricare le biciclette a pedalata assistita e sarà attivo un servizio di custodia di caschi e altri piccoli oggetti. L’idea è quella di offrire non solo un servizio ma anche un supporto con la presenza stabile di operatori.

Per l’esigenza prevista dal progetto MEZZO (1/2) di creare percorsi virtuosi di intermodalità, insieme al comune di Olbia e con la collaborazione di RFI, si è deciso di collocare la velostazione in prossimità dell’ingresso principale della stazione Olbia Terranova, al posto di una delle quattro pensiline esistenti. La velostazione sarà di proprietà del Comune ma temporaneamente consegnata in co-gestione all’associazione Hub MAT, capofila del progetto MEZZO (1/2) sino al 2025.

Roberta Calcina, presidente di Hub MAT, spiega: “Siamo contenti per l’acquisto della velostazione, avvenuto dopo diverse interlocuzioni con il Comune e con RFI. Il progetto è partito con una lunga fase di pianificazione e progettazione, i primi risultati saranno visibili a partire dai primi mesi del 2024“. Proprio in questi giorni arriveranno in città le prime biciclette, “la ricerca di mezzi ciclabili inclusivi è stata lunga e purtroppo ha subìto l’aumento generalizzato di materie prime. Ci siamo impegnati nella ricerca di un parco bici adeguato e abbiamo acquistato diversi mezzi nuovi e altri usati e revisionati da mercati specializzati presenti in Europa”.

Partner primario del progetto, il Comune di Olbia, che ha provveduto all’acquisto della velostazione. Il sindaco Settimo Nizzi commenta: “Il Comune di Olbia partecipa con grande entusiasmo all’iniziativa finanziata dalla Fondazione con il Sud. Lo sviluppo di questo tipo di attività, finalizzate ad incentivare la diffusione di una nuova cultura della mobilità, si sposa perfettamente con le altre attività che stiamo portando avanti per rendere Olbia una città sempre più sostenibile e a misura d’uomo – spiega Nizzi -. Nello specifico, questo servizio, situato in un punto strategico qual è la nuova stazione ferroviaria, non si limita ad offrire accoglienza, supporto ciclomeccanico per le bici e punti ricarica per le e-bike, ma mette anche a disposizione cargo bike e biciclette speciali per la mobilità di persone fragili”.

Intanto, è cominciato il monitoraggio con le prime interviste per capire le abitudini di mobilità a Olbia. Nella sede dell’associazione Sensibilmente Onlus, Matteo Jarre e Cinzia Baralla di Decisio, Michela Fancello di Eetra, Tanja Congiu di Uniss, stanno svolgendo le prime indagini per capire gli impatti diretti del progetto sulla mobilità delle persone ma anche quelli indiretti in materia di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. “Contro il pensiero comune che le bici siano rivolte solo a un pubblico giovane – il commento degli esperti dopo le prime rilevazioni -, una signora ci ha raccontato che usa abitualmente la bici ma di recente sta smettendo per paura del traffico automobilistico. Altri signori intervistati, hanno sottolineato la bellezza dell’uso della bici per vivere la città a un’altra velocità e godersi meglio alcuni aspetti che in auto sfuggono”.

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