La Gallura in zona rossa rischia di essere una mazzata sugli arrivi dei turisti: “Separiamo i dati da quelli di Sassari”

L’emendamento discusso in Consiglio Comunale di Olbia.

La Gallura è considerata ancora zona rossa a causa del suo accostamento alla provincia di Sassari. L’esempio più eloquente di questa stortura lo si è avuto con la riapertura dell’aeroporto Costa Smeralda, per il quale sono state previste delle norme più stringenti in termini di sicurezza rispetto allo scalo di Cagliari. Una mazzata in vista della stagione estiva in un territorio, dove il turismo rappresenta il 7% del Pil in Sardegna e che per la Gallura è un motore importante.

La Commissione Covid di Olbia ha elaborato un documento per sollevare l’attenzione della Regione sul problema, che è stato approvato durante lo scorso Consiglio comunale. Nel documento viene chiesto alla Regione la disaggregazione dei dati della Gallura dai contagi del covid-19 dal Nord Sardegna. Numeri catastrofici quelli della provincia di Sassari, che però non hanno interessato la zona di Olbia e dei comuni limitrofi.

“Sui media nazionali ci identificano in zona rossa – ha spiegato il consigliere di Forza Italia Alessandro Altana –, perché mandano i dati di tutto il Nord Sardegna”. Un tema non di secondaria importanza che si lega con la riapertura dell’aeroporto di Olbia e la continuità territoriale. L’opposizione ha alzato i toni al riguardo, tornando sul tema della riapertura monca del Cost Smeralda. “Il presidente Solinas si svegli o se ne vada a casa – ha detto la consigliera di Coalizione civica e democratica Ivana Russu -. La Sardegna e in particolare la Gallura rischia di andare in crisi”.

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