A Olbia mascherine in stoffa vendute come anti coronavirus senza certificazione

L’operazione della Guardia di finanza.

Il comando provinciale della Guardia di finanza di Sassari, in questo periodo di grave emergenza determinata dalla diffusione del coronavirus, ha ulteriormente intensificato su tutto il territorio di competenza i controlli sulle prescrizioni contenute nei Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri.

L’attività di analisi è stata estesa anche ad eventuali attività effettuate nei “retrobottega” delle attività commerciali nonché ai principali marketplace del web, disponibili anche attraverso i social network, con la finalità di intercettare violazioni alla disciplina sulla pubblicità dei prezzi, la qualità delle merci e casi di frode in commercio.

In tale contesto, il Gruppo di Olbia ha scoperto una sartoria che produceva e vendeva al pubblico mascherine di stoffa non certificate e pertanto potenzialmente pericolose. In particolare, la titolare pubblicizzava su un noto social network la produzione artigianale di “mascherine anti-coronavirus” con indicazione del proprio numero di cellulare per le commesse di produzione.

I finanzieri sono intervenuti proprio in presenza di un acquirente procedendo a denunciare la titolare dell’esercizio all’autorità giudiziaria per violazione dell’articolo 650 c.p. e per “frode nell’esercizio del commercio”, oltre a sequestrare più di 20 mascherine protettive pronte per essere vendute ed il denaro ritenuto provento della vendita.

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