Test a chi arriva e mascherine tutto il giorno se non ci sono le distanze: la Sardegna inasprisce la lotta al coronavirus

La nuova ordinanza della Regione Sardegna.

L’attesa ordinanza regionale è arrivata. Il governatore Christian Solinas ha firmato il documento che ha per oggetto “ulteriori misure straordinarie urgenti di contrasto e prevenzione della diffusione epidemiologica da COVID-19″. Si tratta dell’ordinanza numero 43 e sarà forse la più importante di questa nuova ondata di contagi.

C’è l’obbligo del test per chi arriva in Sardegna e bisognerà indossare la mascherina sempre se non sarà possibile garantire il distanziamento. Confermati i collegamenti navali e aerei ed il trasporto pubblico, con la possibilità di arrivare fino all’80 per cento di occupazione. Resta l’obbligo della registrazione attraverso l’app Sardegna Sicura per chiunque arrivi. Sarà sempre compito della compagnia aerea o marittima verificare preliminarmente all’imbarco la ricevuta dell’avvenuta registrazione.

Tutti i viaggiatori in arrivo in Sardegna sono tenuti anche a sottoporsi alla misurazione della temperatura corporea. Ai passeggeri in partenza verso la Sardegna è vietato l’imbarco nel caso venga rilevata una temperatura uguale o superiore a 37,5°C. e a compilare la scheda di ricerca di possibili pregressi infezione o contatto col coronavirus.

Ma la vera novità scatterà il 14 settembre. Tutti i passeggeri che intendono fare ingresso nel territorio regionale, recita il documento, provenienti dall’estero o dal territorio nazionale,  dovranno presentare, all’atto dell’imbarco, l’esito di un test – sierologico (IgG e IgM) o molecolare (RNA) o Antigenico rapido – eseguito non oltre le 48 ore dalla partenza, che abbiano dato esito negativo per Covid-19.

I passeggeri potranno, alternativamente, dimostrare, sempre all’atto dell’imbarco, di aver compilato on line l’apposita autocertificazione, comprovante di essersi sottoposti, nelle 48 ore antecedenti all’ingresso nel territorio regionale, ad un test sierologico, molecolare o antigenico, il cui esito è risultato negativo, avendo cura di indicare obbligatoriamente il tipo di test effettuato e la data di esecuzione, il nome della struttura (pubblica, privata o privata accreditata) presso la quale lo stesso test è stato effettuato. 

Solo in via transitoria, i passeggeri che si presentino sul territorio regionale privi della necessaria certificazione, accettano di sottoporsi ad un test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone entro 48 ore dall’ingresso nel territorio regionale, a cura dell’azienda sanitaria locale di riferimento ovvero presso una struttura privata accreditata. A tal fine gli stessi passeggeri, anche se asintomatici, sono obbligati a comunicare immediatamente il proprio ingresso nel territorio regionale all’azienda sanitaria competente e, in attesa dell’esito delle indagini di laboratorio effettuate dalla competente Azienda sanitaria, ad osservare l’isolamento domiciliare fiduciario, che verrà meno solo all’atto dell’eventuale esito negativo degli stessi esami e salvo ulteriori diverse disposizioni dell’Azienda Sanitaria competente.

In caso di insorgenza di sintomi Covid-19, resta fermo l’obbligo per chiunque, anche se munito di certificazione di negatività, di segnalare tale situazione con tempestività all’Autorità sanitaria regionale per il tramite dei numeri telefonici appositamente dedicati e di sottoporsi, nelle more delle conseguenti determinazioni dell’Autorità sanitaria, ad isolamento fiduciario.

Infine, il punto dedicato alle mascherine. Con decorrenza immediata, dice l’ordinanza, è fatto obbligo sull’intero territorio regionale di indossare per l’intera giornata (24 ore) protezioni delle vie respiratorie (mascherine) in tutti gli ambienti chiusi o aperti in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza di almeno un metro. Non sono soggetti all’obbligo i bambini al di sotto dei 6 anni nonché i soggetti con forme di disabilità.

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