La classifica degli ospedali in Sardegna.
L’ospedale San Giovanni Paolo II di Olbia al quinto posto per numero di ricoveri per infarto miocardico acuto in Sardegna. E’ quanto risulta da un’indagine di doveecomemicuro.it, portale di public reporting sanitario.
Al primo posto invece l’ospedale Santissima Annunziata di Sassari. Segue nella classifica il Policlinico di Monserrato di Cagliari, e l’ospedale San Michele – A.O. Brotzu di Cagliari sull’ultimo gradino del podio. Un quinto posto che si conferma anche per quanto riguarda il numero di interventi di angioplastica coronarica.
Nella Regione, le strutture pubbliche o private accreditate che nel 2018 effettuano ricoveri per infarto miocardico acuto sono 18 (26 considerando anche quelle sotto i 10 volumi). La soglia ministeriale di minimo 100 ricoveri annui è ottenuta dal 55,5% degli ospedali, pari a 10.A rispettare tutti e 3 i valori di riferimento (volume uguale o superiore ai 100 interventi annui, mortalità a 30 giorni dal ricovero uguale o inferiore all’8% e PTCA entro 48 ore dal ricovero uguale o superiore al 45%), invece, è il 5,55% dei centri, pari a 1.
Le strutture pubbliche o private accreditate che effettuano interventi di bypass aortocoronarico sono 2 (3 considerando anche quelle sotto i 5 volumi). Nessun centro rispetta il valore di riferimento ministeriale di minimo 200 interventi l’anno. (Anche nel 2012 le strutture che eseguivano almeno 5 interventi di bypass erano 2 e nessuna rispettava la soglia ministeriale riguardo al volume).
Le strutture pubbliche o private accreditate che effettuano interventi di angioplastica coronarica sono 8 (10 considerando anche quelle sotto i 10 volumi). Il valore di riferimento ministeriale di minimo 250 interventi l’anno è rispettato dal 62,5% dei centri, pari a 5. (Nel 2012 le strutture che eseguivano almeno 10 interventi di angioplastica erano 9. Il 55,6%, pari a 5, rispettava la soglia ministeriale riguardo al volume).
Quanto alla quota di residenti che scelgono di farsi curare nella Regione, per ciò che concerne l’infarto miocardico acuto si attesta al 98,7%, per il bypass aortocoronarico al 92,1% e per l’angioplastica coronarica al 96,3%.