Cronaca di una giornata di protesta, i lavoratori Air Italy sotto la Regione

Il sit-in sotto il palazzo della Regione.

Andare o non andare a Cagliari? Questo è il dubbio amletico che ieri sera ha attanagliato i dipendenti Air Italy in seguito all’annuncio dell’annullamento della seduta del Consiglio regionale a loro dedicata. Ma la posta in gioco, tanto alta quanto la voglia di smuovere la politica regionale, ha fugato subito ogni dubbio.

E’ così nella mattina di oggi circa 200 persone sono partite da Olbia alla volta del capoluogo regionale, accompagnate dai rappresentanti dei 9 sindacati presenti in Air Italy. Forti della promessa che le loro delegazioni sarebbero state ricevute dai capi gruppo, al termine della riunione di routine che precede i lavori del Consiglio, si sono radunati sotto il palazzo della Regione in un sit-in dimostrativo.

Un’attesa durata alcune ore quella dei dipendenti della compagnia aerea, troppe, e che è terminata intorno alle 13 in seguito all’ipotesi di occupare la centralissima via Roma come segno di protesta. Una proposta che ha sortito il suo effetto e ha fatto sì che i delegati di Cigil, Cisl e Uil, Usb trasporti, Ugl, Anpav, Anpac, Ap e Cobas del lavoro privato potessero portare davanti ad alcuni dei massimi esponenti della politica regionale le istanze dei lavoratori che rappresentano.

Una riunione che ha visto tra gli altri, la presenza dell’assessore al lavoro Alessandra Zedda, e che ha portato l’amara sorpresa dell’impossibilità di incontrare anche domani, 19 febbraio, il governatore Solinas. Un incontro che, probabilmente avverrà solamente giovedì a Roma, dove il presidente della Regione e i sindacati sono convocati per un incontro per il Ministero dei trasporti.

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