Partenza positiva per i saldi in Gallura: nessun assalto ai negozi, ma si fanno i primi affari

I saldi di fine stagione in Gallura.

Partenza positiva per i saldi di fine stagione a Olbia e in Gallura, cominciati giovedì 5 gennaio. Tra i negozi della città cominciano i primi acquisti dall’abbigliamento, ai regali della Befana fino addirittura ai regali di Natale fatti in ritardo ai parenti e amici, approfittando delle occasioni offerte dagli sconti.

Le previsioni sono buone in Sardegna, con una spesa però inferiore rispetto al resto dell’Italia. Come è accaduto per il periodo natalizio, è tornato il negozio di quartiere rispetto all’e-commerce per acquistare abbigliamento, scarpe e accessori. Una notizia positiva per i commercianti delle piccole attività del centro storico, che negli ultimi anni sono stati messi a dura prova dall’avvento dei negozi online e grandi catene.

Vendite in aumento anche in Gallura.

Gli sconti? Si parte dal 20% ma in alcuni casi si arriva anche al 50%. Secondo le stime di Confcommercio nazionale si è previsto un aumento del 10% degli acquisti, ma non un vero e proprio assalto ai negozi. Forse tra gli acquirenti c’è maggiore cautela anche a causa del particolare periodo storico, dove inflazione e aumento dei prezzi fanno da padroni. I sardi, infatti, secondo le stime di Confcommercio Sud Sardegna, spenderanno 94 euro a testa.  Anche a Olbia aumenta l’interesse per gli acquisti di fine stagione. “L’attesa è importante tra i commercianti – spiega Nino Seu, direttore di Confcommercio Olbia -. Ci aspettiamo un incremento nei prossimi giorni e il dato che parla di un 10% delle vendite rispecchia anche quello locale, con riscontri assolutamente positivi”.

“I dati sono simili a quelli dello scorso anno – dichiara Pasquale Ambrosio, presidente di Federmoda Gallura -. Oggi manca quell’attesa che caratterizzava i saldi degli anni passati, un po’ anche a causa degli e-commerce. C’è stato certamente un incremento delle vendite, ma il maggiore beneficio per i commercianti si ha avuto nel periodo presaldo, ovvero tra Natale e Capodanno quando sono arrivate anche persone da fuori. In una città come Olbia si potrebbe fare di più se ci fosse turismo tutto l’anno, i più propensi all’acquisto emozionale mentre questo non avvenendo, anche a causa dei trasporti, abbiamo vendite in questo periodo effettuate da un 70% locali e un 20% di non olbiesi”.

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