Mamma Eleonora e papà Alberto: “Così è nata la nostra piccola Elisabetta a Olbia durante il coronavirus”

Partorire a Olbia durante il coronavirus.

Di questi tempi, in attesa che la sofferenza e la paura portata dal coronavirus vada piano piano a scemare, un barlume di speranza è portato dalle nuove vite che nascono e diffondo gioia e speranza perchè tutto possa tornare il prima possibile alla normalità. Infatti, nel bel mezzo della pandemia la vita continua e il reparto maternità dell’ospedale Giovanni Paolo di Olbia lavora a pieno regime per garantire alle mamme e le future mamme di poter mettere al mondo i propri piccoli in piena sicurezza, tenendo in considerazione le nuove norme.

La scorsa notte mamma Eleonora, 32 anni di Olbia, ha dato alla luce la sua bellissima bambina Elisabetta. Una gioia enorme anche se vissuta in maniera diversa dal solito. Infatti, a causa dell’emergenza coronavirus, bisogna seguire uno stretto protocollo di nuove regole per garantire la sicurezza per tutti i pazienti dell’ospedale.

”Durante il travaglio bisogna contattare il reparto e se la mamma ha i sintomi del coronavirus deve fare un certo tipo di percorso. Fortunatamente non è stato il nostro caso – ci spiega Alberto, 36 anni, di professione impiegato, papà della piccola nascitura -. Il padre non può assolutamente entrare, nè prima né durante o dopo il parto. Io ho aspettato in macchina, nei parcheggi dell’ospedale finché non sono stato avvisato che la mia bambina è nata”.

Purtroppo le regole da seguire sono molto ferree. Le mamme partoriscono senza la presenza di compagni o familiari in sala parto o in sala d’attesa, completamente sole ma sostenute da medici ed infermieri in piena sicurezza. ”Ho portato la valigia con tutto il necessario per la piccola e la mia compagna fuori dalla porta, non sono potuto salire in reparto – continua Alberto -. Ho rivisto la mia compagna e mia figlia quando sono andato a prenderle per riportarle a casa dopo due giorni dalla nascita. È questo il tempo di dimissione dopo i parti naturali. Adesso finalmente posso godermi la mia famiglia”.

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