Pasqua, boom di prenotazioni in agriturismo e successo per suppa cuata e casgiatini

Boom di prenotazioni nei giorni di Pasqua in agriturismo

È un weekend di Pasqua da “tutto esaurito” per gli agriturismo che fanno capo a Coldiretti Sardegna e all’associazione “Terranostra”. In Gallura c’è stato un incremento delle prenotazioni, trend più che positivo rispetto alla stagione passata. Si segnala un leggero aumento dei prezzi generalizzati. Ma il rincaro del costo dei menù da parte degli agriturismi a marchio Campagna Amica/Terranostra è stato contenuto. mantenendo l’alta qualità che contraddistingue le strutture del territorio. Malgrado il piccolo rincaro, i consumatori comunque non rinunciano a gustare i classici piatti della tradizione isolana. In particolar modo le pietanze della trazione Sarda rimangono le più richieste come ad esempio gli gnocchetti sardi, la suppa cuata, l’agnello Sardo Igp, le seadas e i casgiatini.

Tutto esaurito in agriturismo a pasqua

In Gallura e in tutta l’Isola nella maggioranza delle strutture si registrano numeri decisamente importanti con molti agriturismo in “sold out” da diversi giorni. Ma anche una crescita, rispetto al passato, che testimonia la rinnovata voglia dei sardi di ricercare cibi sani di stagione. Associati a giornate all’aria aperta in famiglia o in compagnia di amici. È questo il trend per il fine settimana di Pasqua registrato da una indagine Coldiretti Sardegna. E che vede i due giorni di festa contraddistinti dalla ricerca di ambienti immersi nel verde e proposte culinarie nel segno della tradizione. Da qui anche una delle novità 2023 rispetto al passato, con gli agriturismi che propongono un’offerta sempre più integrata. Insieme al classico pranzo ci sono pacchetti con escursioni ed esperienze didattiche per i più piccoli.

Il presidente di Coldiretti

“Anche quest’anno registriamo la forte richiesta dei prodotti ‘made in Sadinia’, immancabili nelle tavole dei sardi e nelle strutture agrituristiche – sottolinea il presidente Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu -. Questo certifica ancora una volta quanto i nostri prodotti abbiano un alto valore sia per la loro grande qualità che per l’enorme varietà dei piatti della nostra tradizione”, aggiunge.

La presidente di Terranostra

“Per gli agriturismi sardi credo sarà il miglior weekend di Pasqua vissuto fin qui la gente, soprattutto i sardi, hanno ritrovato la voglia di vedere posti nuovi – sottolinea Michelina Mulas, presidente regionale di Terranostra -. Non solo delle zone costiere ma anche dell’interno e vivere nuove esperienze, quelle che gli agriturismi sono in grado di dare. Quest’anno molte strutture hanno registrato il pienone già da diversi giorni – conclude – ma stanno continuando a offrire tante opportunità per associare al buon cibo percorsi naturalistici ed esperienze all’aria aperta adatte a tutti”.

La coordinatrice di Terranostra

“L’impegno di Terranostra è di contribuire a riposizionare l’offerta turistica regionale promuovendo le attività green, nell’ottica di una maggiore sostenibilità ambientale e sociale oltre che economica – sottolinea la coordinatrice regionale Terranostra, Maria Gina Ledda -. I nostri ospiti sono sempre più attenti non solo alle bellezze naturali, paesaggistiche, artistiche e archeologiche del nostro territorio ma anche a un ambiente pulito e salubre, oltre che alla riscoperta dei prodotti tipici, della qualità del cibo e del buon mangiare”.

I prodotti Made in Sardinia

Filo conduttore che unisce i sardi nelle tavole, dunque, è il prodotto isolano, specie se di stagione. Porcetto allo spiedo, agnello Igp, pardulas e sebadas tra i protagonisti insieme alle tante varietà di vino. Tra i prodotti immancabili, oltre a questi grandi classici, si segnalano altre pietanze gettonate: dalle ortive di stagione al carciofo, dalle favette al cardo e gli asparagi o le olive. Tra i menu negli agriturismi spiccano antipasti tipici, soprattutto affettati misti, con verdure e sott’oli, gli immancabili asparagi selvatici serviti in più modi, olive in quantità, i carciofi sott’olio o in crosta con formaggio pecorino.

In tutti i territori le richieste sono per le pietanze locali e della tradizione: panade di verdure e carne, maccarrones de busa, cannisones o altre paste locali, i piedini di agnello con cardi selvatici, treccine di agnello in umido o agnello con carciofi e patate. Ma ancora tante altre varietà di carni come manzo o capretto. Piatto forte è costituito anche dai dolci, diversi secondo zone e tradizioni ma, uniti da un comune denominatore, come i casgiatini, sa pardula, le formaggelle. E altri punti di forza che spopolano ovunque come le seadas e non mancano vari dolci di mandorle. Gli agrumi, in testa le arance, sono la frutta più presente nelle tavole, seguiti da mele e fragole. Tanti i vini proposti, dal classico aziendale con uve miste al bovale e al vermentino, dal monica al cannonau, malvasia, o carignano. Molte le richieste anche per la vernaccia.

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