Il Piano sul rischio idrogeologico di Olbia torna di nuovo in Consiglio: “Nuove modifiche”

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Il Consiglio comunale sul piano contro il rischio idrogeologico a Olbia.

A che punto è il piano contro il rischio idrogeologico di Olbia? Oggi la variante del Pai è tornata in Consiglio comunale, a distanza di mesi. Il sindaco Settimo Nizzi ha fatto sapere che sono stati fatti degli incontri, dove sono state inserite delle integrazioni, ovvero delle piccole modifiche, necessarie per la sua approvazione.

”Ne abbiamo parlato tantissime volte – ha detto il sindaco Nizzi – abbiamo lavorato su questo punto in maniera molto concreta con sopralluoghi, rilievi, fatti personalmente fatto da tutto lo staff del Comune di Olbia e dalla ditta incaricata a redigere piano”.

Queste integrazioni sono state portate in aula oggi 27 settembre 2023 e il sindaco ha detto che ha preferito portate in aula consiliare anziché in commissione. Dalla nuova analisi emerge una città dove il rischio è minore. “In questo anno e mezzo c’è stata un’amplissima istruttoria tecnica – ha detto l’ingegnere Simone Venturini, mostrando il piano in un video -, che ha portato delle modifiche di natura assolutamente tecnica. Si tratta di 5 modifiche, che hanno prodotto quello che il Comune utilizzeranno, ovvero le mappe di pericolosità. L’esito di questo lavoro sono le mappe, quello che sta dietro sono le modifiche e la definizione dei parametri e delle portate”.

Le modifiche.

A dieci anni di distanza dalla potenza distruttiva del Ciclone Cleopatra, Olbia si trova ancora senza aver realizzato i lavori contro il rischio idrogeologico. L’attuale Pai della Tecnital è stato sottoposto a nuove modifiche, questa volta piccole, ma necessarie, come sottolinea anche il redattore del piano.

Tra le integrazioni, anche la ridefinizione delle cosiddette ”aree di pericolosità”, da blu ad arancio. “Nel 2022 l’Ardis ha introdotto una nuova classe della quale abbiamo tenuto conto nella prima versione – spiega Venturini – ma non c’era una normativa chiara. Si chiama hi* e la definizione che deriva dai quaderni dell’ISPRA che non è una categoria di pericolosità ma di aree critiche, come ad esempio quando in una strada si formano 10 cm di acqua. L’Ardis ha voluto che si descrivessero questi disagi e ci hanno chiesto di limitarlo agli ambiti urbani. Noi lo abbiamo introdotto in tutto il territorio. Per definirlo abbiamo avuto un’interlocuzione anche con il Comune per vedere dove è il limite. Ora approviamo questo limite, dove le categorie di pericolosità in città sono 5”.

Non si tratta però di una norma di pericolosità sociale, come ha spiegato l’esperto e sarà il Comune a dover approvare le norme che definiscono le aree Hi* a Olbia. Il nuovo Pai comprende, inoltre, una modifica dell’area di pericolosità in zona aeroporto, con l’integrazione di un piano elaborato dalla società aeroportuale. Cambiano, leggermente, i valori di portata dell’acqua dei fiumi, come richiesto da Ardis, dopo un’istruttoria. ”Questi piccoli adeguamenti tecnici hanno portato alla redazione del progetto, che sarà consegnato la settimana prossima e che presenteremo”, fa sapere l’ingegnere.

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