Negozio vendeva false Chanel. La Finanza sequestra laboratorio di articoli contraffatti a Porto Rotondo

Finisce nei guai un imprenditore italiano che vendeva abbigliamento e accessori per cellulari falsi.

I finanzieri del Gruppo di Olbia, nell’ambito dei controlli nel settore della contraffazione, lo hanno denunciato con l’accusa di aver allestito una fiorente attività di vendita di articoli di abbigliamento e accessori per telefoni cellulari con marchi di note case di moda, prevalentemente Chanel, contraffatti.

In particolare nel mirino della Finanza era finito un negozio di abbigliamento di Portorotondo, al cui interno venivano venduti accessori di abbigliamento, quali borse, scarpe e cover per telefoni cellulari, con marchi che sarebbero risultati contraffatti.

Le successive indagini hanno consentito il ritrovamento e il sequestro dei macchinari e delle apparecchiature elettroniche con le quali il titolare del negozio avrebbe apposto i marchi sui prodotti destinati alla vendita, in due distinti negozi riconducibili alla stessa società.
Sono stati sequestrati 196 articoli contraffatti, una pressa, una stampante professionale, un computer e un supporto hardware su cui erano contenuti loghi e immagini dei marchi.

L’uomo, un 57enne originario di Roma, con precedenti di polizia nello specifico settore, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria di Tempio Pausania per i reati accertati connessi alla produzione e alla vendita di merci recanti marchi contraffatti.

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