Olbia, strade e servizi vietati ai disabili. Viaggio nella giungla dei quartieri, dove vivere è un incubo

A Olbia, pali in mezzo al percorso, strisce pedonali con le auto, scivoli mancanti.

La mobilità sostenibile, l’abbattimento delle barriere architettoniche e il corretto sviluppo urbano sono sempre stati temi forti delle varie campagne elettorali, di uno come dell’altro schieramento politico. Argomenti su cui si sono spese molte parole, ma che poi si sono tradotti in pochi fatti. Con il risultato che oggi Olbia è tutto tranne che una città a misura di disabile. Da nord a sud non c’è un tratto di strada, marciapiede, accesso ad ufficio pubblico che una persona con problemi motori (e qui non parliamo solo di chi è costretto su una sedia a rotelle) possa sentirsi tranquillo e possa dire “che bello oggi vado a farmi un giro”. Non si tratta solo di eliminare le storture architettoniche più eclatanti. Si tratta del diritto di ciascuno di poter andare dove e quando vuole.

Un esempio della situazione? Basta prendere zona Bandinu, zona Ospedale nuovo e le vie intorno. Intere vie con assenza totale di marciapiedi accessibili a tutti. E qualora siano presenti, i marciapiedi presentano, in prossimità dello scivolo, un bel palo con tanto di segnaletica verticale affissa. Se un disabile con carrozzina vuole recarsi al cimitero o all’ospedale nuovo non riscontra grossi problemi. Anzi sia al cimitero che in prossimità dei parcheggi dell’ospedale nuovo si presentano marciapiedi e strisce comode e accessibili anche alle carrozzine. Ma naturalmente queste due zone sono un’isola felice, perchè appena fuori, arrivare lì in carrozzina è come andare nella giungla. Altro esempio delle difficoltà quotidiane a muoversi per chi non ha la fortuna di sorreggersi su due gambe normali è via Genova a causa dei marciapiedi rotti.

Accedere al Municipio e alla sede nuova del Comune è abbastanza semplice, ma bisogna sperare di non trovare il parcheggio davanti occupato, altrimenti apriti cielo. Percorrendo Corso Umberto dal Municipio in su i marciapiedi sono larghi con gli scivoli, grazie ai lavori di riqualificazione degli ultimi anni. Certo, senza considerare il fatto che se un disabile vorrà percorrere il centro in piena estate avrà grosse difficoltà tra bancarelle e affini.

Le vie interne come via Torino, via Pisa restano off-limits, a causa della totale assenza di marciapiedi e parcheggi idonei. Se ci spostiamo dal centro verso la zona nord della città, anche via Aldo Moro e dintorni presenta grossi problemi. Le barriere all’interno delle vie sono innumerevoli e indescrivibili. Ci sono tratti di marciapiedi che poi si interrompono per la mancanza di scivoli o per la presenza di pali o grandi aiuole abbandonate. E ancora: le strisce pedonali risultano disegnate in corrispondenza di grossi alberi o pali dell’illuminazione, spesso impossibili da scansare per la presenza di ostacoli come le auto. Insomma, non si può percorrere un intero tragitto in carrozzina.

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