Dal Comune di Olbia arriva lo stop alla prostituzione: “Applichiamo il modello svedese”. Multe ai clienti

A Olbia si multeranno i clienti delle prostitute.

La prostituzione è violenza contro le donne. Lo stabilisce l’amministrazione comunale di Olbia che ha rilevato che il 72% delle donne sono vittime di tratta. Dopo lo scandalo della tratta delle bambine a Siniscola, il Comune di Olbia ha deciso di contrastare lo sfruttamento della prostituzione in città, sanzionando con un’ordinanza chi acquista prestazioni sessuali.

La mozione voluta fortemente dalla consigliera della Coalizione civica democratica Patrizia Desole si rifà così al modello della Svezia, Paese all’avanguardia per la parità di genere.

“La prostituzione forzata lede la dignità degli esseri umani e il comune di Olbia applicherà gli articoli ratificati negli anni dall’Italia e Unione Europea, con misure che contrastino la tratta delle donne, che comprende molte minorenni”, ha detto la consigliera Desole.

“La scelta di prostituirsi non esiste ed è una moderna schiavitù, perché attuata sempre per bisogno – continua la Desole – I paesi che hanno ottenuto il debellamento della prostituzione sono quelli che hanno sanzionato la domanda, ovvero quelli nordici”.

Ogni sera in via Vittorio Veneto e via San Simplicio, ovvero in centro storico, è pieno di donne e ragazzine costrette a prostituirsi nella totale indifferenza e omertà di molti cittadini. “È una decisione importante – conclude la Desole – perché nessuna donna sceglie di prostuirsi”.

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