Protesta sospesa al Parco di La Maddalena, ma è solo una tregua

Sospeso lo stato di agitazione dei dipendenti del Parco di La Maddalena.

Dopo un periodo di tensioni e preoccupazioni per il futuro dell’area protetta, i dipendenti del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, rappresentati dai sindacati Cgil, Cisl e Usb, hanno deciso di sospendere lo stato di agitazione.

Le scorse settimane era stato dichiarato lo stato di agitazione da parte dei sindacati Cgil, Cisl, Uil Pa e Usb, insieme alla Rsu, in seguito a un’assemblea del personale a tempo indeterminato dell’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena. La decisione è motivata da una serie di criticità e disfunzioni derivanti dalla mancata nomina degli organi di indirizzo politico-amministrativo da parte del ministero competente, situazione che persiste da oltre un anno.

Le problematiche principali includevano la mancata approvazione del Piano Integrato di Attività e Organizzazione, che comprende il Piano del fabbisogno di personale, della Performance e del lavoro agile; la mancata approvazione del bilancio di previsione 2024; la mancata approvazione della relazione sulla Performance 2022 e 2023, che ha portato alla sospensione del salario accessorio. I sindacati hanno criticato il comportamento del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e della Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, considerandolo disattento verso i lavoratori. I sindacati hanno espresso preoccupazione per i diritti dei lavoratori e hanno così annunciato la mobilitazione.

L’accordo.

A seguito di un confronto con l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, è stato raggiunto un accordo che prevede un percorso preciso per risolvere le questioni in sospeso. Entro breve termine, le valutazioni delle performance dei dipendenti saranno finalmente deliberate e il Commissario Straordinario avrà il compito di portare avanti le procedure necessarie. Inoltre, è stata fissata una data per l’elezione del presidente del Parco e per l’approvazione dei bilanci.

Sarà fondamentale monitorare attentamente l’attuazione delle misure concordate e verificare se queste porteranno a un effettivo miglioramento delle condizioni di lavoro dei dipendenti e a una gestione più efficiente del Parco. Se gli impegni assunti verranno mantenuti, si potranno aspettare ricadute positive non solo per il personale del Parco, ma anche per l‘intera comunità e per i visitatori.

Condividi l'articolo