“Io pusher per gioco, ma non chiamatemi drogato”

Un pusher di soli 16anni.

Giorgio, nome di fantasia, ha deciso di raccontarci brevemente la sua esperienza da “spacciatore” nelle scuole. Vendere erba, hashish e Lsd sembra un modo facile per fare soldi e la richiesta è tanta. Spacciare nelle scuole, avere sempre qualcosa a disposizione per ogni richiesta dei clienti fa diventare grandi e onnipotenti rispetto agli altri ragazzi. “La verità è che i cattivi ragazzi sono davvero sexy e fighi”.

La puoi trovare quasi davanti ad ogni istituto scolastico e non solo l’erba ma anche cocaina, le scuole sono diventate dei punti di ritrovo fissi per gli spacciatori che puntano su una clientela sempre più giovane, in grado di diventare consumatori a 14 anni”. E continua: “Ne compro un etto, lo divido e lo vendo, penso non può essere così difficile e con i diversi contatti cominci, e cominci a fare soldi e sei euforico. Così ho iniziato con poco, poi il mio giro si è allargato”.

Il giovane racconta che alcuni clienti sono molto piccoli, anche 13enni e comprano quasi esclusivamente l’erba. Qualche minorenne, anche di 16 anni, acquista cocaina. La presenza costante di spacciatori funziona come stimolo agli studenti che, a volte, non vanno a scuola per acquistare le sostanze stupefacenti. I prezzi sono a portata di tutti. Alcuni non entrano a lezione per comprare, altri lo fanno appena usciti dalla classe. I prezzi sono contenuti è come acquistare un kebab per dire”.

Giorgio, non parla della famiglia, è veloce nel racconto. Il cellulare squilla in continuazione e deve andare dalla ragazzina che lo sta aspettando. Un racconto che ci lascia senza parole e ci si chiede dove siano i genitori adesso, chi sono, se per caso li conosciamo. Chissà se i genitori sono persone che non hanno mai avuto alcun tipo di problema di carattere penale o di consumo di droghe? Che hanno scoperto improvvisamente un lato inaspettato di piccolo pusher nascosto dietro la faccia di bravo ragazzo del loro figlio? Oppure non sanno nulla?

Gli ultimi controlli della Guardia di finanza a Olbia e in Gallura con il progetto “Scuole sicure”, prevede controlli straordinari anti-droga proprio per bloccare gli spacciatori, soprattutto minorenni. Controlli che stanno mettendo in luce quanto sia diffusa la droga tra minori e nelle scuole.

 

 

 

 

 

 
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