Arriva il nuovo radar meteo contro il rischio alluvioni: il più all’avanguardia d’Italia

Fornirà alla Protezione civile informazioni fondamentali.

Il Sistema regionale di Protezione civile si è dotato di uno strumento allavanguardia che segna, dopo ventanni, il passaggio alla nuova tecnologia. La Sardegna ha da oggi un radar meteorologico di ultima generazione, la più avanzata in Italia, e di grande importanza per il monitoraggio in caso di rischio idraulico o idrogeologico per precipitazioni intense. Lha detto questa mattina lassessora della difesa dell’ambiente della Regione Sardegna, Donatella Spano, in occasione della presentazione, a Foresta Burgos, del nuovo radar di Monte Rasu, realizzato da Arpa Sardegna, dipartimento meteoclimatico.

 Lapparecchio rappresenta la tecnologia più avanzata in Italia ed è firmata da Selex ES, azienda tedesca leader mondiale nella realizzazione di radar meteorologici, che fa parte del gruppo Leonardo Spa.  Allincontro partecipano il capo del dipartimento nazionale della Protezione civile, Angelo Borrelli, il direttore del dipartimento meteo di Sassari, Giuseppe Bianco, e, per il gruppo Leonardo, Lorenzo D’Ambra. Presenti inoltre il direttore della Protezione civile regionale, Graziano Nudda, e i sindaci del territorio.

 La difesa della vita umana è il nostro vero investimento” ha aggiunto l’assessora Spano. “Passo dopo passo, in questi anni abbiamo rafforzato tutto il sistema di Protezione civile innovando senza sosta, rafforzando i legami con i sindaci, i territori e la cittadinanza, portando la cultura dellautoprotezione nelle piazze e nelle scuole anche grazie al contributo del volontariato. Lo abbiamo fatto anche cercando soluzioni innovative e ad alto contenuto tecnologico perché siamo convinti che la prevenzione sia la prima risposta per tenere al sicuro le popolazioni”.

“Il concetto di progettare e realizzare la prevenzione è fondamentale – dichiara il capo del dipartimento nazionale della Protezione civile Borrelli -, ed è frutto delle tragedie che hanno colpito il nostro Paese. Questo radar è una scelta importante per l’aumento di sicurezza dei nostri territori, che unito alla sinergia della comunità scientifica, struttura operativa fondamentale del sistema nazionale di protezione civile, è un esempio di come si possa passare dalle parole ai fatti”.

“Con il nuovo radar meteorologico dell’Arpas – ha proseguito il direttore del dipartimento meteo Giuseppe Bianco – la Sardegna si è dotata di uno strumento altamente sofisticato che consentirà ai meteorologi in sala operativa di fornire alla Protezione civile regionale informazioni fondamentali in occasione di eventi meteorologi avversi in corso. La gestione del radar sarà affidata ai tecnici in organico dell’Arpas che vantano, come pochi altri nel panorama italiano, un’esperienza quasi ventennale nell’utilizzo di strumenti particolarmente sofisticati. L’importanza del radar – prosegue Bianco – deve essere ricondotta all’attività di nowcasting (previsione fino a poche ore) e non all’attività previsionale usuale (da 1 a 3 giorni in avanti). Tale attività viene elaborata dal meteorologo in sala operativa  attraverso l’utilizzo dell’eco-radar (strumento fondamentale per quest’uso) e con l’ausilio di dati dei satelliti meteorologici, dei rilevatori delle fulminazioni e della rete di stazioni meteorologiche fiduciarie. È grazie alla strumentazione disponibile che è possibile collocare la Sardegna al pari delle altre pochissime regioni dotate di tecnologie così  altamente innovative a favore della Protezione civile”.

Posto a 1260 metri sul livello del mare in territorio di Bono, il nuovo radar di monte Rasu è un investimento per circa 2 milioni di euro, strategico nella fase di monitoraggio e sorveglianza degli eventi metereologici in situazioni di crisi conclamata.

In sintesi, risulta di grande utilità per dare indicazioni, 24 ore su 24 nelle fasi di allerta, sul nowcasting (ossia, ciò che potrebbe accadere nellarco delle successive due-tre ore, mentre le normali previsioni meteorologiche vengono emesse ogni 24 ore). Lo strumento, basato sulle previsioni meteorologiche realizzate sulla modellistica, è parte fondamentale del sistema di allerta. Solo dopo laspetto previsionale possono infatti essere emanati gli avvisi di allerta meteo della Protezione civile. 

 Il nuovo strumento rafforza lefficienza della rete tra i radar della Sardegna, della Corsica e della Toscana, nata nel 2016 dallaccordo sottoscritto per costruire il “Composito” radarmeteorologico transfrontaliero Italia-Francia Marittimo (la Mosaïque in francese). Scopo del progetto è mettere a sistema la potenza degli strumenti di monitoraggio delle avversità meteorologiche attivi a cavallo della frontiera marittima italo-francese. Del “Composito” fanno parte sei postazioni di misura della precipitazione intensa: 3 sono operative in Sardegna, a Monte Armidda (della Protezione civile nazionale), a Monte Rasu (dellArpa), a Capo Caccia (dellAeronautica militare).

 

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