Effettuato il collaudo del Rally Storico Costa Smeralda.
Scorre veloce il conto alla rovescia verso la data del 15 e 16 aprile, giornate in cui si correrà la sesta edizione del Rally Internazionale Storico Costa Smeralda valevole quale secondo round del Campionato Italiano Rally Auto Storiche.
Per il Trofeo A112 Abarth e con le abbinate regolarità a media che darà il via al Tricolore di specialità fregiandosi anche della validità per il FIA Trophy for Historic Regularity Rallies, oltre alla regolarità sport valevole per il Trofeo Tre Regioni. Il tutto impreziosito dalla cornice del Martini Rally Vintage, l’autoraduno non competitivo dedicato alle vetture da competizione in livrea Martini Racing.
Con le iscrizioni aperte fino a lunedì prossimo 10 aprile, si stanno nel frattempo posizionando i vari tasselli a comporre il mosaico della manifestazione organizzata da ACI Sassari col supporto della Regione Sardegna, il Consorzio Costa Smeralda, Smeralda Holding, Sparco, Pirelli e Testoni Bunker Point. Nei giorni scorsi è stato infatti eseguito con esito positivo il collaudo del percorso di gara che prevede qualche novità rispetto alla precedente edizione. Se tre delle prove – San Pasquale, Lo Sfossato e Calangianus – sono invariate, tutto nuovo è invece lo sviluppo della Aglientu che sarà anche la più lunga delle quattro. Assieme agli orari, di svolgimento e chiusura, le caratteristiche sono di seguito descritte.
P.S. 1 – 3 “San Pasquale”, km 13,64. 1° passaggio sabato 15 aprile ore 13.50 – 2° passaggio ore 16.05 – Chiusura strade dalle 12.30. La partenza è su un tratto misto veloce, ma guidato, con graduale pendenza in salita verso il paese di San Pasquale, immerso nel paesaggio tipico gallurese fatto di macchia mediterranea. La carreggiata stretta, ma non strettissima, dal fondo buono e con alcuni saliscendi che permettono una visione sulle bocche di Bonifacio. Un bivio secco a sinistra immette sul borgo di San Pasquale ed è facile accedervi dalla SS133 bis. Si attraversa così l’intero centro abitato, con passaggi suggestivi fra le case fino ad una variante ricavata su un’aiuola spartitraffico che permette una visione in sicurezza e ravvicinata delle vetture in corsa per il pubblico.
Superato il borgo la strada diventa tortuosa ed in discesa fino a valle, dove si innesta nella strada provinciale che conduce fino alla cantoniera di Bassacutena. Da qui si ricalca parte del tracciato del vecchio rally, con la prova definita Campovaglio e Camporotondo. Qui la carreggiata è più larga con un percorso medio veloce inframezzato da curvoni lunghi a medio raggio. Comincia poi una leggera salita che conduce fino al bivio di Aglientu (il famoso bivio Alen, poiché, negli anni d’oro del rally, gli appassionati coprirono di blu le lettere g,i,t,u del cartello stradale…). Superato il bivio si affronta un tratto rettilineo e veloce ma interrotto presto da curve piuttosto decise, in una di queste vi è un passaggio ravvicinato con una caratteristica parete in granito. L’ultima curva della serie mette fine alla prova.
P.S. 2 – 4 “Aglientu”, km 17,95 – 1° passaggio sabato 15 aprile ore 14.30 – 2° passaggio ore 16.45 – Chiusura strade dalle 13.00. Lo scenario è sempre quello delle campagne fra Aglientu, Rena Majore e Bassacutena, famosa per le prove speciali denominate Campovaglio e Camporotondo, corse su fondo sterrato nel passato glorioso del Rally Costa Smeralda. Poco più avanti del borgo di Camporotondo inizia questa particolare conformazione della prova e subito dopo il via troviamo una secca inversione sinistra che si immette lungo la strada che porta alla località Littichedda. L’inizio è tortuoso ma il tracciato poi si dipana in un serpente di asfalto piuttosto veloce dal fondo buono. Nella parte più veloce ed insidiosa, perché non vi sono tanti riferimenti ed il percorso è nascosto dalla vegetazione, ci saranno due chicanes di rallentamento.
Subito dopo il bivio di Rena Majore, una breve discesa porta ad un tratto più nervoso con una secca inversione destra molto stretta e difficile e subito dopo cambia il fondo, che diventa cementato per quasi due chilometri, con un paio di dossi piuttosto impegnativi. Si scende verso il fondo valle e si affrontano due bivi piuttosto decisi, il primo dei quali non permette errori e il secondo riporta le vetture a monte. Raggiunto l’ultimo bivio in salita e piuttosto secco, si corre poi verso Aglientu sul tracciato già noto perché utilizzato spesso nelle ultime edizioni. La prova supera poi il bivio per Cuoni con qualche curva più lenta per arrivare al finale ancora veloce fino allo stazzo Tuvareddu, dove è posizionato il fine prova.
P.S. 5 – 7 “Lo Sfossato”, km 11,83 – 1° passaggio domenica 16 aprile ore 10.35 – 2° passaggio ore 13.35 – Chiusura strade dalle 9.15. Una prova con due identità. La prima parte impegna la porzione più nervosa della SS133 (Tempio – Palau), degradante in leggera discesa con carreggiata larga ma condizionata da un susseguirsi di curve a raggio medio e stretto dove conta la capacità di disegnare la migliore traiettoria. Un bivio secco all’altezza delle vigne di Siddura, di facile accesso per il pubblico da Luogosanto, immette in un tratto più lineare ma a carreggiata stretta e, a tratti, strettissima.
Pendenza in salita, diventa particolarmente tecnica nella parte centrale per il susseguirsi di curve di non facile interpretazione. Sicuramente la prova più difficile del rally e che farà la differenza. Il secondo tratto impegna anch’esso una porzione della vecchia prova speciale denominata nello stesso modo. La prova termina sulla stessa SS133 a breve distanza dalla partenza creando così un anello in cui si incrociano concorrenti in entrata ed in uscita.
P.S. 6 – 8 “Calangianus” km 11,97 – 1° passaggio domenica 16 aprile ore 11.20 – 2° passaggio ore 14.20 – Chiusura strade dalle 10.00. La PS Calangianus parte dalla zona ricca di pregiati vigneti di Vermentino fra Sant’Antonio di Gallura e Luras; l’inizio è su un tracciato stretto e molto guidato in salita verso Calangianus che s’innesta poi, tramite un bivio secco, sulla SS427 che conduce alla successiva rotonda di Sant’Antonio. Da qui il tracciato ha una carreggiata a due corsie molto stretta. La parte iniziale è un misto veloce molto impegnativo ed in leggera pendenza in salita e, una volta arrivati in cima, comincia la parte discendente caratterizzata da una sequenza di curve chiuse e diversi tornanti. Questo è un tratto molto tecnico che bilancia le prestazioni di chi ha “pelo” e pochi cavalli. Giunti a valle il tracciato si fa più disteso e veloce verso il finale.