Salta la legge sulla Provincia della Gallura, guerra fratricida nel Pd

Le reazioni il giorno dopo la mancata approvazione.

“Nella vita politica, come in quella di tutti i giorni, prima che politici occorre essere uomini. Io credo di aver cercato di esserlo sempre, soprattutto rispetto alla parola data. Chi non mantiene la parola e tradisce gli impegni presi è un vigliacco, e come tale, da oggi, lo tratteró”. Parole dure quelle pronunciate dal consigliere regionale uscente del Pd Giuseppe Meloni. Che anticipano l’inizio di una guerra fratricida all’interno del centrosinistra sardo, che potrebbe durare ben oltre la campagna elettorale. La mancata approvazione della legge 405 sulla Provincia del Nordest da parte del Consiglio regionale, sostenuta da tutti i consiglieri della Gallura, avvampa lo scontro politico a tutti i livelli.

Il dispiacere è dato, soprattutto, dalla mancanza del numero legale per l’assenza di molti onorevoli della maggioranza. Con loro Meloni è inclemente, dicendo che “qualsiasi parola nei loro confronti sarebbe troppo gentile”. “Mi rincuora solo sapere che oggi hanno sparato le ultime cartucce della loro sbiadita carriera politica vissuta sulle spalle dei sardi”, conclude.

Anche il consigliere sardo Giuseppe Fasolino, di Forza Italia, dopo la bagarre scoppiata ieri in Aula a Cagliari, durante la discussione, parla di “imboscata politica, partorita dai banchi di chi aveva giurato di sostenerci e portata avanti con i mezzi più vigliacchi che il regolamento consenta”. E attacca:  “La Regione Sardegna e la sua attuale maggioranza hanno dimostrato di non voler tutelare il territorio. Hanno dimostrato che il loro mandato è finito”.

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