Reddito di cittadinanza, come funziona e a chi spetta

A chi spetta e i requisiti.

L’assegno previsto dal Reddito di Cittadinanza copre fino a 780 euro mensili, in presenza di specifici requisiti. Si rivolge a a coloro che hanno un reddito pari a zero e hanno diritto all’importo per intero, mentre per gli altri rappresenterà un’integrazione al reddito per raggiungere i 780 euro.

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La quota del reddito di cittadinanza cambia a seconda del numero del nucleo familiare. Ad esempio in una famiglia con i genitori disoccupati e figli a carico il sussidio sale fino a 1.630 euro, per una famiglia con due genitori e un solo figlio la quota è di 1.014 euro. Chi ha una casa di proprietà non ha diritto all’intera quota ma a questa viene detratta una quota che ammonta a 380 euro. Il sussidio verrà erogato a partire da marzo 2019.

Ecco i principali requisiti:

Essere maggiorente (avere cioè più di 18 anni)
Essere disoccupati o inoccupati
Avere un reddito di lavoro inferiore alla soglia di povertà in Italia, stabilita dall’ISTAT
Percepire una pensione inferiore alla soglia di povertà
Essere residenti in Italia da almeno 10 anni

Una volta ottenuto il reddito di cittadinanza, sarà necessario rispettare alcune regole. I disoccupati, per poter conservare il reddito di cittadinanza, dovranno iscriversi a un centro per l’impiego. Offrire circa 8 ore settimanali alla comunità per progetti e lavori socialmente utili. Sarà inoltre previsto frequentare corsi di qualificazione o riqualificazione professionale. Comunicare tempestivamente ogni variazione di reddito. Sarà obbligatorio accettare una delle prime tre offerte di lavoro pervenute. Effettuare la ricerca di un lavoro per almeno due ore al giorno. Infine, è anche necessario non recedere da un contratto senza giusta causa due volte in un anno.

Il reddito di cittadinanza sarà erogato per massimo 3 anni a persona. L’assegno ricevuto non può essere speso in contanti. Si tratta di una sorta di social card su cui viene caricato l’importo, che sarà spendibile per via elettronica. La card si può usare attraverso un bancomat, il tesserino sanitario o un’apposita applicazione per smartphone. Non è possibile prelevare l’importo in contanti da uno sportello bancario. Questo vincolo è volto a tracciare gli acquisti. Solo alcuni beni potranno essere acquistati, tra questi ci sono i beni di prima necessità, capi di abbigliamento o affitti immobiliari. L’importo è spendibile solo in Italia e non all’estero. Alla fine della giornata lo Stato paga i commercianti presso cui sono stati effettuati gli acquisti.

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