Scoperte etrusche a Tavolara, gli antichi scambi della popolazione nuragica

Le scoperte fatte a Tavolara.

L’isola di Tavolara potrebbe essere stata un luogo di scambio nella prima età del ferro (IX-VIII secolo a.C.). Questo, secondo alcuni studi condotti su dei resti di ceramiche datati a 3000 anni fa, rinvenuti nel 2012 a Tavolara.

I risultati dell’indagine archeometrica sono stati pubblicati nel Journal of Archaeological Science: Reports e rivela il rapporto mercantile tra il popolo nuragico con la civiltà di Villanova, situata nella regione dell’Etruria (oggi Lazio e Toscana).

I legami tra nuragici e proto-etruschi era già documentato da oggetti in metallo e ceramica originari della Sardegna e spesso rinvenuti nelle tombe villanoviane. Ora, invece, la presenza di manufatti villanoviani in Sardegna, confermano il collegamento tra civiltà proto-etrusca e sarda.

Le ceramiche di Tavolara sono state riconosciute dal Dott.Francesco Di Gennaro, come le prime testimonianze documentate di ceramiche proto-etrusche in Sardegna.

Ricerche future nell’isola di Tavolara e sui materiali archeologici rinvenuti a Spalmatore di Terra chiariranno la sua collocazione all’interno della più ampia rete di interazione trans-marina dell’Età del Ferro nel Mediterraneo centrale.

Gli scavi a Spalmatore di Terra sono stati finanziati dall’Area Marina Protetta Tavolara sotto la direzione scientifica di Rubens D’Oriano, funzionario della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Sassari e Nuoro.

L’indagine archeologica dei reperti ceramici è condotta da Francesco di Gennaro, da Paola Mancini e da Silvia Amicone del Centro di Competenza Archeometria – Baden-Wuerttemberg ( CCA-BW) presso l’Università di Tubinga.

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