Restauro a Capo Figari, manca il progetto: il caso finisce in Regione

Capo Figari

Manca il progetto di restauro per Capo Figari.

Allo stato attuale la Regione non è ancora in possesso di un progetto esecutivo per Capo Figari, ma soltanto degli atti costituenti l’offerta tecnica richiesta nell’avviso ed acquisita in fase di gara, ovvero una relazione tecnico illustrativa. Questo il pensiero del consigliere regionale Roberto Li Gioi, del Movimento 5 Stelle, che attacca la Giunta Solinas.

“Dopo la mia richiesta di accesso agli atti sono venuto in possesso della proposta progettuale della Newfari Srl, una relazione che descrive nel dettaglio gli interventi di restauro conservativo che dovrebbero essere realizzati a Capo Figari: consolidamento strutturale; ripristino coperture; ripristino intonaci e tinteggiature biocompatibili; realizzazione impianti idrico e elettrico; sostituzione infissi; posa pavimentazione flottante per manutenzione impianti; predisposizione rampe d’accesso accessibilità deficit motori. Nell’elaborato è inoltre prevista la realizzazione di una piscina e tre vasche idromassaggio esterne“, afferma il consigliere.

“Ogni intervento – prosegue il consigliere pentastellato – deve essere sottoposto all’approvazione preventiva della Soprintendenza ed è fondamentale che tutti gli organi preposti vigilino affinché la società rispetti rigorosamente tutte le prescrizioni previste dalla legge. Inoltre, alla luce delle legittime preoccupazioni manifestate dai golfarancini ritengo di fondamentale importanza la convocazione di un’assemblea pubblica in cui la Newfari dovrà illustrare il progetto esecutivo alla popolazione”.

Li Gioi lo scorso 5 settembre ha presentato una richiesta di accesso agli atti all’Assessorato regionale all’Urbanistica per conoscere lo stato dell’arte del progetto di restauro dell’ex stazione di vedetta di Capo Figari e della Batteria Serra. “Il sito di Capo Figari rappresenta un bene di inestimabile valore ambientale, storico, culturale e identitario. Impedire qualsiasi intervento che metta irrimediabilmente a repentaglio questo tesoro è un dovere morale”, conclude l’esponente del Movimento 5 Stelle

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