Sindaci della Gallura divisi sulla riapertura dei negozi da lunedì. Le nuove ordinanze e i divieti

La riapertura dei negozi in Gallura.

La pubblicazione dell’indice Rt, il tasso di contagio, da parte della Regione Sardegna ha passato l’onere della decisione se riaprire o meno i servizi alla persona e alcuni esercizi commerciali in capo ai sindaci. Come avviene nei casi in cui la decisione non è centralizzata, ogni territorio sta facendo le proprie valutazioni con risultati contrastanti da un comune all’altro della Gallura.

Calangianus, Palau, Golfo Aranci, Buddusò, San Teodoro e Budoni hanno prontamente confermato se non addirittura emesso la relativa ordinanza. Da Olbia nonostante i ripetuti annunci di riapertura ancora non è pervenuto nessun documento ufficiale da parte del sindaco Settimo Nizzi. A Tempio Pausania, intanto, si valuta il da farsi, mentre ad Arzachena in un primo momento è stata sancita, a partire dall’11 maggio, la sola riapertura dei mercatini per gli alimentari, per poi emettere anche l’ordinanza relativa ai servizi alla persona e ai negozi.

“Ho adottato l’ordinanza anche se dalla Regione non è arrivata la certezza del dato sulla trasmissibilità del contagio – ha dichiarato il sindaco di Golfo Aranci Mario Mulas -. L’ho fatto perché credo che sia necessario riprendere la vita e le attività nel modo più normale possibile. Si è deciso di demandare ai sindaci l’assunzione di questa responsabilità e un sindaco non si tira indietro, anche se questa volta la penna ha pensato più che mai”.

Sul fronte contrario, al momento, restano solo Stefano Pisciottu, sindaco di Santa Teresa Gallura, e il primo cittadino di Loiri Porto San Paolo Francesco Lai. Mentre il primo ha emesso una ordinanza che addirittura vieta la riapertura anticipata il secondo ha deciso di aspettare.

“Si riaprirà il 18, se tutto va bene – ha spiegato Lai -. In assenza di protocolli sanitari certi dell’Inail e vista la sconcertante situazione dell’Rt che risulta Nc, non classificato, per oltre 350 comuni, preferisco attendere una settimana”.

“Credo sia più importante cercare di salvare la stagione turistica, o quello che ne rimane, senza avere fretta solo per anticipare di sette giorni – ha concluso il sindaco di Loiri -. Iniziamo piano piano, abituiamoci ai protocolli di sicurezza e facciamo di tutto per salvare i mesi di luglio, agosto e settembre”.

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