Da Sassari a Olbia l’idea di un pass per viaggiare divide il mondo del turismo

Il pass divide il mondo del turismo.

La proposta dell’istituzione di un pass per potersi muovere tra le regioni che si trovano in fascia di colore diverse, spaccano il mondo turistico della Gallura. Il lasciapassare servirà per poter viaggiare pur non essendo in possesso dei requisiti, ovvero per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità.

“E’ ormai certo che la stagione turistica partirà a giugno – commenta il presidente di Federalberghi Sardegna, Paolo Manca -. La proposta del pass va capita e soprattutto va compresa l’efficienza e la realizzabilità. Occorre inoltre capire le condizioni. Vengono imposte delle regole, ma non basta. Occorre farle applicare. Non resta che sperare in meglio per luglio e agosto“.

Ancora non è chiaro come verrà ottenuto il pass, ma l’ipotesi più verosimile è che andrà accertata l’esistenza di una di queste 3 condizioni. Ovvero l’esser già vaccinati con la seconda dose, oppure aver fatto un tampone antigenico o molecolare con esito negativo nelle 48 ore precedenti, oppure di aver avuto il Covid da meno di 6 mesi ed esserne guariti.

“Non possiamo pensare che tutti siano incoscienti – ha commentato il presidente di Confesercenti della provincia di Sassari, Giuseppe Boccia -. Si parla di dati tecnici e punti di vista medici nella quale dobbiamo confidare. Chiaramente la proposta è stata fatta per andare in porto. Perciò parto dal presupposto che servirà a favorire un’evoluzione positiva della pandemia e risolvere il problema“.

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