Scioperano i lavoratori dell’Auchan di Olbia e l’ipermercato è costretto a chiudere

Lo sciopero dell’Auchan di Olbia.

Fischietti e bandiere. Una protesta quasi surreale per quello che è sempre stato uno dei motori commerciali di Olbia, che questa mattina è stato costretto persino a chiudere le serrande. Almeno un centinaio i lavoratori ex Auchan che hanno protestato fin dalle 5 di mattina, insieme a quelli del supermercato di Sassari e in concomitanza con gli altri negozi italiani, per chiedere “garanzie sul passaggio a Conad”.

Un centinaio, quanti sono i dipendenti attualmente impiegati a Sa Marinedda e che, con l’ingresso del leader italiano della grande distribuzione Conad, che ha rilevato l’attività della catena francese, rischiano adesso, almeno in parte, il posto di lavoro.

“Siamo molto preoccupati per quello che potrebbe succedere in futuro e ci aspettiamo un impegno serio da parte di Conad, che garantisca non solo i posti di lavoro, ma anche la qualità del lavoro – afferma il segretario generale della Filcams Gallura Danilo Deiana -. Questa è una crisi che riguarda tutto il settore terziario, una crisi generalizzata e non è giusto che paghino i lavoratori e le famiglie”.

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Per l’ex Auchan di Olbia ci sono due nodi da risolvere nell’immediato. Il primo riguarda il vincolo dell’Antitrust, che potrebbe valutare come eccessiva la presenza nel capoluogo gallurese dei supermercati a marchio Conad.

Il secondo è la superfice dell’ipermercato. Quello del centro commerciale Olbia Mare è di 7500 metri quadrati, mentre i punti vendita di Conad sono al massimo di 3500 metri e senza reparti come giardinaggio, abbigliamento e radiofonia. “Che fine faranno questi lavoratori? – si chiede Deiana – Si parla di cooperative, di nuovi contratti. Speriamo che la trattativa si concluda nel migliore dei modi. Noi siamo pronti a nuovi presidi e scioperi”.

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