A scuola da settembre in Sardegna con il doppio turno e lezioni in streaming, le ipotesi per il prossimo anno

Il ritorno a scuola da settembre.

Mentre il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ha firmato oggi l’ordinanza sulla modica degli esami di stato con una commissione formata da 6 commissari interni e dal presidente esterno, ci si interroga anche su come cambierà il mondo della scuola a settembre.

Dopo le dichiarazioni della stessa ministra infatti l’ipotesi di una riapertura per completare l’anno scolastico sembra ormai impossibile e, si lavora per organizzare al meglio e in sicurezza il prossimo. Una scelta che riguarda ovviamente anche la Sardegna e che tocca da vicino quelle scuole dove le classi sono già al limite per il numero di studenti.

Il primo aspetto importante sarà, infatti, riuscire a garantire la distanza interpersonale tra gli studenti, soprattutto nelle classi più numerose. Anche se settembre è ancora relativamente distante la preoccupazione deriva anche da un’altra possibile ondata di contagi nel periodo autunnale.

Per ridurre il numero degli alunni in classe le ipotesi principali sono 2. Nella prima si pensa a spalmare gli studenti su più turni di lezione, dividendoli tra mattina e pomeriggio, ma in questo caso sarebbero necessari anche più professori con un esborso maggiore per lo Stato. L’altra ipotesi è quella di non abbandonare la didattica a distanza, con metà studenti presenti in classe e l’altra metà in streaming.

Per l’Università invece il piano prevede la possibilità di alcuni esami in presenza già da luglio, senza però dimenticare le misure di distanziamento. per quanto riguarda le lezioni invece la previsione più probabile è quella di continuare con la didattica a distanza, per poi ritornare alla normalità a gennaio 2021.

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