Sequestrata quasi mezza tonnellata di fuochi d’artificio illegali

L’operazione della Guardia di finanza.

Il comando provinciale della Guardia di finanza di Cagliari, nell’ambito dell’intensificazione dell’attività di controllo economico del territorio in vista dell’approssimarsi delle festività natalizie, ha sequestrato quasi mezza tonnellata di botti pirotecnici proibiti.

I Finanzieri che quotidianamente espletano le attività di controllo economico del territorio presso il porto del capoluogo, a seguito di sviluppo di mirata attività di intelligence, sono riusciti ad individuare e a sottoporre a sequestro una grossa spedizione di polvere pirica che, in arrivo dalla Campania, era in procinto di finire nelle mani del mercato illegale.

Completamente occultati da uno spesso cellophane nero, i pericolosi fuochi clandestini erano racchiusi in venti cartoni, ognuno dei quali contenenti quattro “batterie” da cento tubi cadauno, atte a garantire una notevole potenza di fuoco.

La merce, del valore di circa 6.000 euro, se non intercettata dai Finanzieri, sarebbe finita sul “mercato nero” dei fuochi pirotecnici, settore appositamente regolamentato da una ferrea disciplina che prescrive in maniera puntuale le tipologie e la composizione dei “botti” commerciabili, nonché le modalità di trasporto, conservazione e vendita degli stessi: tutte prescrizioni normative che in primis sono deputate alla salvaguardia dell’acquirente finale il quale, in questa circostanza, si sarebbe altresì trovato ad acquistarli presso un “mercato parallelo”, garantendosi, eventualmente, un risultato pirotecnico di grande effetto ma con altissimi rischi per la propria incolumità

Il servizio odierno si pone sulla scia dell’attività specifica operata dalle Fiamme Gialle cagliaritane volta a contrastare la fabbricazione e la commercializzazione abusiva di materiale esplodente, fenomeni connotati da una forte pericolosità sociale.

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