Sesso con la moglie e un terzo in cambio di droga, l’ennesima violenza a Olbia

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Violenza domestica e abusi a Olbia: chiesto il rinvio a giudizio per quattro persone

Un uomo di 46 anni di Olbia è accusato di aver sottoposto la moglie a violenza fisica e psicologica, arrivando a costringerla a un rapporto sessuale di gruppo in cambio di droga. Le accuse si estendono anche alla figlia minore, disabile, che sarebbe stata vittima di abusi sessuali da parte di altri due uomini.

Le accuse e i protagonisti.

Secondo la Procura di Tempio, che ha chiuso le indagini e chiesto il rinvio a giudizio, l’uomo avrebbe maltrattato la moglie e la figlia per anni. Oltre a lui, sono coinvolti tre uomini: un 45enne, che avrebbe partecipato alla violenza sessuale di gruppo, e altri due, di 43 e 46 anni, accusati di abusi sulla minore.

Le indagini hanno ricostruito un quadro di violenze che risale al 2019. La moglie, una 47enne, sarebbe stata sottoposta a insulti, minacce e aggressioni fisiche, talvolta davanti alla figlia. L’uomo, descritto come un consumatore abituale di alcol e droga, avrebbe anche gestito i soldi percepiti dal lavoro della donna e quelli della figlia.

La violenza sessuale di gruppo a Olbia.

L’episodio particolarmente grave riguarda il rapporto sessuale “a tre” imposto alla moglie, avvenuto, secondo le accuse, davanti alla figlia minore. Questo sarebbe stato concordato con un 45enne in cambio di cocaina. La minore, già vittima delle tensioni familiari, sarebbe stata successivamente abusata da altri due uomini in diverse occasioni.

Il procedimento giudiziario.

L’udienza preliminare, fissata davanti al GUP di Tempio, è stata rinviata a gennaio a causa dell’assenza della parte civile. Come scrive La Nuova Sardegna, due degli imputati, compreso il marito, hanno scelto il rito abbreviato, mentre gli altri saranno giudicati con rito ordinario.

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