Decine di stallatiti rubate da una grotta pronte per essere vendute in un negozio

La scoperta della Guardia di Finanza di Cagliari.

Prosegue, senza sosta, l’attività della Guardia di Finanza di Cagliari a contrasto della commercializzazione di prodotti non sicuri e contraffatti e all’abusivismo commerciale. Le attività di controllo vengono svolte in un’ottica di trasversalità degli interventi.

Proprio nelle ultime ore, i Baschi Verdi della seconda Compagnia di Cagliari hanno concluso un intervento presso un emporio di Sestu, operante nel campo del commercio al dettaglio di abbigliamento, accessori, oggettistica, giocattoli e scarpe.

Durante le fasi del controllo, i finanzieri hanno riscontrato la presenza di numerose tipologie di merce poste in vendita in difformità dalla prevista regolamentazione, sia per quel che riguarda il profilo del Codice del Consumo che per gli aspetti legati alla commercializzazione di prodotti recanti marchi contraffatti.

Infatti, le Fiamme Gialle hanno rinvenuto 3.538 articoli vari (tra accessori di bellezza, cover per cellulari e bigiotteria varia) privi delle istruzioni di sicurezza in lingua italiana e delle indicazioni relative all’importatore, 229 articoli elettronici (sveglie, orologi digitali, bilance termometri, calcolatrici) recanti la marcatura CE contraffatta nonché 172 paia di scarpe modello Converse All Star contraffatte.

Nel prosieguo dell’attività ispettiva, i Finanzieri si sono imbattuti in una circostanza particolare: custodite all’interno di casse di legno o in scatoloni con tanto di imballaggio per preservarne l’integrità sono state rinvenute alcune formazioni calcaree del tipo “stalattiti”.

Al pari di altri beni naturali costituenti il nostro ecosistema, l’ambiente carsico, facente parte del patrimonio naturale, è soggetto a specifica tutela che ne preserva l’integrità e lo salvaguarda da condotte illecite, quali l’asportazione dalla propria sede di formazione.

In questo caso, il materiale trovato, non commerciabile, sottratto presso un sito “protetto” – e pertanto di provenienza illecita – destinato probabilmente a qualche acquirente collezionista, era tenuto in una parte riservata del locale commerciale.

Per questa circostanza, la titolare del negozio è stata denunciata alla locale Autorità Giudiziaria per il reato di ricettazione, cui si è aggiunto quello di contraffazione e frode in commercio, oltre che una sanzione amministrativa di 1.032 euro per le violazioni al Codice del Consumo.

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