Todde-Truzzu, il ribaltone è possibile? I dubbi e cosa dicono i numeri

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La differenza di voti tra Truzzu e Todde si sarebbe nettamente assottigliata, ipotesi ribaltone.

La frase sibillina di Paolo Truzzu, nella conferenza in cui ha riconosciuto la vittoria alle elezioni regionali Sardegna di Alessandra Todde, con una ipotesi di eventuale ribaltone sullo sfondo, riguardo a quello che aveva definito uno “sputo” di voti, non era passata inosservata: “Un ricorso non è all’ordine del giorno – aveva affermato rispondendo alle domande dei cronisti -, perché non conosciamo il risultato definitivo, mancano alcune sezioni. Certo che mille schede nulle a Cagliari fanno venire dei dubbi. Ma valuteremo l’eventualità di un ricorso solo dopo aver letto il verbale della corte d’appello”.

Tutti i numeri che lasciano col fiato sospeso.

Con 22 sezioni non scrutinate, 1025 schede nulle nella sola città di Cagliari, 1037 a Sassari, circa 19mila in tutta la Sardegna e 2615 voti di distacco, a pesare sull’eventuale decisione del centrodestra di chiedere un riconteggio dei voti, sarebbe soprattutto la diminuzione del divario a soli 600-650 voti, dopo lo spoglio delle 22 sezioni non ancora scrutinate, avvenuto nelle scorse ore. Risultato non ufficiale, trapelato dalle indiscrezioni filtrate dagli uffici dei tribunali. Sarebbero ancora da considerare anche i voti per corrispondenza. Tra le 18mila e le 20mila le schede nulle. Molte meno quelle contestate – per dare un’idea, solo 57 a Cagliari.

Il possibile scenario, le modalità del ricorso.

Come detto, eventuali ricorsi saranno valutati solo dopo la pubblicazione dei verbali dell’Ufficio centrale regionale elettorale della Corte d’Appello. Questa certificherà il risultato definitivo del conteggio dei voti da parte degli uffici elettorali circoscrizionali presso i tribunali. Se l’esiguità del divario fosse confermata, il centrodestra sarebbe pronto a ricorrere al TAR per chiedere il riconteggio delle schede nulle e contestate.

Il ruolo dei rappresentanti di lista.

Decisivo, dunque, il ruolo dei rappresentanti di lista sia nell’individuazione dei motivi di contestazione, sia nella capacità di farli verbalizzare correttamente al presidente di sezione. Operazione che non tutti i rappresentanti di lista sono in grado di compiere correttamente. A essere passati al setaccio anche i dati dei conteggi nelle singole sezioni. Al vaglio eventuali “buchi” nei conteggi – schede mancanti, voti di genere doppi, voti non contabilizzati per il presidente perché l’elettore ha indicato solo il simbolo del partito – e tutti i possibili errori di contabilizzazione – ricorrenti ad esempio i casi di voti maggiori rispetto al numero di elettori della sezione -. Con una forbice di possibili voti da riassegnare talmente ampia, e una così esigua distanza tra i due candidati, l’ipotesi del ribaltone non è poi così impossibile come appariva nell’immediatezza del voto, tanto che alcuni esponenti politici si stanno lasciando andare a esplicite ipotesi di vittoria del centrodestra.

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