Torre di controllo di Olbia depotenziata, il caso finisce in Regione

L‘intervento del consigliere regionale Fasolino.

“Serve un pressing costante per evitare che la decisione dell’ENAV si traduca in bumerang per l’aeroporto Costa Smeralda, per il sistema trasportistico isolano, per i passeggeri e per le migliaia di turisti che potrebbero subire le conseguenze di ritardi e riprogrammazioni frutto di una gestione operata altrove e non direttamente in loco. Non sono un esperto di controllo aereo, ma la scelta operata mi sembra proprio in netta controtendenza con i numeri generati dal Costa Smeralda in questi anni”. È quanto dichiarato dal consigliere regionale Giuseppe Fasolino in merito alla decisione dell’ENAV di trasferire alla torre di controllo di Ciampino la titolarità delle operazioni di avvicinamento degli aerei all’aeroporto di Olbia.

“Più che una riorganizzazione – incalza Fasolino – sembra una azione scollegata dalla realtà, se non ricordo male quella di Olbia è la terza sala operativa più grande d’Italia dopo Malpensa e Bologna e la gestione attuale è stata in grado di coordinare oltre 50 movimentazioni aeree in un’ora. Le conseguenze di questa scelta potrebbero essere, quindi, particolarmente gravose per il Costa Smeralda e per lo sviluppo turistico dell’intera isola, ancor più dopo l’entrata in scena del Qatar, sempre più orientato verso una crescita ed uno sviluppo esponenziale in termini di qualità ed infrastrutture”.

“Nonostante le rassicurazioni fornite dall’ENAV – conclude Fasolino – sul futuro dei lavoratori impiegati, appare scontato che un depotenziamento delle attività della torre di controllo di Olbia avranno serie ripercussione sull’attuale numero degli occupati. È indispensabile che l’argomento sia costantemente inserito nell’agenda della Regione. Mi attiverò da subito perché anche la Commissione Trasporti del Consiglio Regionale si interessi prontamente alla questione”.

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