Trasforma la barca in una pizzeria galleggiante: multato dalla Guardia costiera

L’imbarcazione non aveva nessuna autorizzazione.

Continua l’attività di polizia marittima posta in essere dagli uomini e donne della Guardia costiera finalizzata a garantire la salvaguardia della sicurezza della navigazione, della pubblica incolumità e la tutela della legalità in mare e sulle spiagge. Nella giornata di sabato 7 luglio, nell’ambito delle attività di controllo svolte in mare, è stata fermata una imbarcazione da diporto la quale svolgeva, senza alcuna autorizzazione, attività commerciale abusiva connessa alla manipolazione, preparazione e somministrazione di alimenti e bevande.

In particolare venivano offerti in vendita pizze, focacce, insalate, fritture, piatti di frutta fresca, bibite alcoliche e non, senza tuttavia essere in possesso delle necessarie certificazioni di sicurezza previste per l’imbarcazione e delle permessi rilasciati dagli organi competenti per lo svolgimento di tale attività commerciale.

Gravi le mancanze connesse agli aspetti relativi alla sicurezza della navigazione. Il proprietario aveva infatti fatto installare un forno industriale per pizze, capace di raggiungere temperature vicine ai 400 gradi, con canna fumaria e tubazioni collegate a diverse bombole di gas posizionate liberamente sul ponte di coperta, apportando di fatto sostanziali modifiche alle caratteristiche dell’imbarcazione ma in assenza delle certificazioni di sicurezza previste, stante anche la presenza di materiale di natura pericolosa ed infiammabile.

L’attività di vendita di pizze in mare veniva ampliamente pubblicizzata sia mediante volantini che venivano distribuiti ai diportisti in sosta nelle varie cale e baie dell’Arcipelago, sia mediante pubblicità diretta sulle fiancate dell’imbarcazione nonché tramite specifica pagina internet sui principali canali social. In considerazione della presenza di notevoli carenze connesse alla sicurezza della navigazione l’unità è stata posta sotto sequestro elevando contestualmente diverse sanzioni amministrative per un importo complessivo superiore ai 5mila euro.

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