Tutti i musei della Gallura che (forse) non avete mai visto

Da Aggius a La Maddalena i musei della Gallura per riscoprire la storia.

La Gallura non è soltanto un territorio con un ricco patrimonio naturale. Ogni località gallurese nasconde frammenti di storia, cultura, tradizioni e arte da visitare. Ma vediamo alcuni dei musei più particolari che si trovano in Gallura.

Museo navale romano. Si trova a La Maddalena ed è stato realizzato nei primi anni Ottanta, su progetto dall’architetto sassarese Vico Mossa. Al suo interno sono presenti dei reperti recuperati dal relitto di una nave romana naufragata nei pressi del vicino isolotto di Spargi. Anfore, la ricostruzione parziale della nave, sono questi gli elementi contenuti nelle due sale. Il costo del biglietto è di 2 euro.

La storia nuragica. I nostri antenati hanno lasciato in Sardegna numerose tracce della loro presenza. Il territorio di Arzachena, ad esempio, è il comune gallurese più ricco di tali testimonianze. Oltre ai tanti nuraghi disseminati nelle campagne, come il più celebre Albucciu, ad Arzachena è presente il Museo Laboratorio dell’Età Nuragica. La sede che ospita le testimonianze dei nostri antenati, si trova presso la Stazione Ferroviaria del comune gallurese. All’interno della sede ci sono reperti in ceramica, pietra e bronzo, rinvenuti nei siti archeologici di Arzachena. L’impianto espositivo è improntato sulla didattica e ricrea le atmosfere dell’era nuragica. Il costo del biglietto è 5 euro per gli adulti e 3 euro in formula ridotta.

Il museo del banditismo. Attraverso uno spazio, Aggius narra la storia del banditismo. Questo fenomeno ha caratterizzato il paese per circa tre secoli, reso noto anche dal romanzo “Il muto di Gallura” di Enrico Costa (1884), che parla del bandito Sebastiano Tansu, a cui è dedicata una teca. Il museo si trova nel palazzo della vecchia Pretura, nella zona più antica del centro gallurese. Il luogo che ospita le fotografie e i documenti dei banditi aggesi, non è stato scelto casualmente. Attraverso questo spazio e la memoria si intende celebrare la legalità. Il costo del biglietto intero è di 4,00 euro.

Museo de la femmina agabadora. Si trova nelle vie principali di Luras. Tre piani, ricostruiti nel rispetto degli ambienti tipici della Gallura tra la fine del Seicento e la prima metà del Novecento. Sono presenti oltre 4000 reperti del centro gallurese come attrezzi per la viticoltura-vinificazione, agricoltura-pastorizia, attrezzi da cucina, per la lavorazione della lana e del sughero. Il costo del biglietto è di 5 euro e 2,50 in formula ridotta.

Il museo della musica folk a Olbia. A Olbia c’è un’importante collezione di musica tradizionale sarda, assieme a pubblicazioni d’epoca. è l’archivio Mario Cervo che contiene dischi di artisti sardi risalenti ai primi anni del ‘900 e del repertorio tradizionale sardo, che risalgono nel 1922. Sono circa 6000 supporti ordinati dall’etnomusicologo Paolo Angeli grazie al contributo dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico.

Il museo del sughero. Nasce a Calangianus, centro più importanti della Gallura per la produzione del sughero, nel 2011. Il Museo del Sughero, situato in un ex Convento del 1600, ha al suo interno una collezione di macchinari antichi e moderni, e le varie fasi di raccolta, estrazione e lavorazione del sughero. I prezzi del biglietto vanno da un massimo di 4 euro, ad una riduzione di 3,00 per i ragazzi e di 2,50 per le scuole.

Musei di arte contemporanea. Non solo storia ma anche l’arte dei giorni nostri. Sempre ad Aggius è presente un museo a cielo aperto, inaugurato nel 2018. Aperto, il nome della mostra perenne, possiede 52 opere di diversi artisti presenti tra gli scorci del paese, sulle facciate e sulle strade.

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