Tutto pronto per la settimana edizione del San Teodoro Jazz: gli appuntamenti

Gli appuntamenti con il San Teodoro Jazz.

Entra nel vivo a San Teodoro la settima edizione del festival San Teodoro Jazz, l’appuntamento di fine estate dedicato al genere di matrice afroamericana e alle sue immediate derivazioni con la direzione artistica del clarinettista teodorino Matteo Pastorino.

La giornata di domani (sabato 3 settembre) avrà inizio alle 18 nella spiaggia Isuledda, un nuovo luogo introdotto quest’anno, nel quale si terranno dei concerti acustici di circa 50 minuti, con un repertorio musicale creato e scelto per l’occasione in uno scenario unico nel suo genere, patrimonio del Comune di San Teodoro. La formazione, battezzata Stj Experiment sarà capitanata da Matteo Pastorino e composta dai musicisti ospiti e dai giovani che fanno parte dello staff del San Teodoro Jazz con alcune sorprese d’eccezione.

In serata, poi,in piazza Gallura il sipario si alzerà per una delle voci più importanti nel panorama jazz internazionale: alle 21 a salire sul palcoscenico del San Teodoro Jazz sarà David Linx, cantante e compositore belga, tra gli interpreti più significativi della vocalità jazz contemporanea. Nato a Bruxelles, ma residente a Parigi da più di 20 anni, Linx è cresciuto suonando e registrando con alcuni dei principali musicisti e artisti jazz americani ed europei della loro generazione come Steve Coleman, Clark Terry, Gonzalo Rubalcaba, Paolo Fresu, Kenny Wheeler, James Baldwin, solo per citarne alcuni ed è considerato oggi uno dei rari cantanti jazz maschili della sua generazione con un’incomparabile reputazione sul palcoscenico. A San Teodoro sarà accompagnato da Gregory Privat al pianoforte, Jerome Regard al contrabbasso e Arnaud Dolmen alla batteria. La musica continuerà a suonare nella notte, a partire dalle 23 presso “Lu Brutoni“, in via dei Gerani, per la Stj Session.

L’ultima giornata della settima edizione di San Teodoro Jazz si terrà domenica 4 settembre con il primo appuntamento della giornata ancora alle 18 nella Spiaggia Isuledda, dove l’ensemble del San Teodoro Jazz Experiment si esibirà in concerto replicando la formula del giorno precedente. Alle 21 un altro ospite d’eccezione calcherà il palcoscenico di piazza Gallura: Raynald Colom, uno dei migliori trombettisti della scena internazionale, a San Teodoro per presentare la sua ultima fatica discografica “A Million Dreams“, opera in otto tracce, incisa al fianco del pianista Tony Tixier, del contrabbassista Joe Sanders e del batterista Francesco Ciniglio. Il festival saluterà la settima edizione alle 23 presso “La Posta”, locale teodorino nel Largo Emilio Lussu con la Stj Session.

San Teodoro Jazz è organizzato dall’associazione culturale San Teodoro Jazz con il patrocinio e supporto del Comune di San Teodoro e l’assessorato alla Cultura e al Turismo. La rassegna fa parte del circuito Le Vie dei Festival, itinerari spettacolari della Sardegna. Tanti sono i partner e le collaborazioni a supporto della manifestazione: Bellavista Punta Est, Piccola Libreria Giardino Mondadori Point, I.C.I.M.A.R Istituto delle civiltà del mare, Attimo, il Gallo Blu, Ristorante Lu Brutoni, La Posta Art-Bistrot, White Box Sudio, Blue Bar, Ristorate Punta Est, Geoinvest, Zeta Art Studio, Ristorante La Mesenda, Hotel Stella Marina, Marmè, Super Friscu, Sognando Case Vacanze, BnbFrancy, GmnPrint, Luka Mura, Mousiké Live, Zeta Art Sudio e San Teodoro Agricoltura. Tutti i concerti saranno a ingresso gratuito con offerta libera a sostegno dell’associazione culturale San Teodoro Jazz.

Il festival.

Il festival San Teodoro Jazz nasce nel 2016 da un’idea del clarinettista di San Teodoro Matteo Pastorino, in stretta collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di San Teodoro e le associazioni Musicultura SardegnaSan Teodoro Jazz, con il chiaro obiettivo di creare nella suggestiva zona della Gallura e dell’intero Mediterraneo un appuntamento destinato a crescere ed evolversi negli anni con proposte qualitative, di spessore, costantemente aperte alla contaminazione: aspetti congeniti in un genere ibrido e geneticamente aperto a nuove influenze come il jazz, genere che in terra sarda ha attecchito prolificamente conquistando il favore del pubblico e vantando un numero sempre più elevato di musicisti di spessore e qualità.

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