Uccise il ladro nel suo distributore ad Arzachena, annullata la condanna

Il processo contro il benzinaio di Arzachena.

Investì e uccise un ladro che si era introdotto nel suo distributore di benzina ad Arzachena. La Cassazione ha di nuovo annullato la condanna al benzinaio, che aveva sorpreso un 24enne di Sassari rubare nel suo esercizio.

La sentenza di condanna è stata annullata con rinvio ad altri giudici della Corte d’Appello. Un processo lungo, che sfiora la prescrizione, per un fatto accaduto nel 2009 con una sentenza di primo grado che risale al 2015, due sentenze d’Appello e due di Cassazione. Prima l’imputazione per omicidio preterintenzionale, poi di omicidio stradale. La prima assoluzione del benzinaio arzachenese avviene dal gup di Tempio in primo grado, l’11 novembre 2015. La Corte d’Appello di Sassari invece lo condanna a 4 anni e 6 mesi per omicidio preterintenzionale.

La Cassazione, in seguito, annulla la condanna con rinvio alla Corte d’Appello di Cagliari, sostenendo la tesi della difesa dell’imputato che “non voleva investire il ladro”, ma voleva solo fermarlo e lo ha investito in un momento di esasperazione per 17 furti subiti all’epoca. Il reato viene derubricato in “omicidio stradale”, dove l’uomo viene condannato a 10 mesi (con pena sospesa) dalla Corte d’Appello per la morte del giovane, ritenuto per metà responsabile dei fatti.

La difesa del benzinaio ha impugnato la sentenza in Cassazione, sostenendo che il loro assistito non poteva essere colpevole di omicidio stradale, poiché la pena non poteva applicarsi al caso. Non sono ancora note le motivazioni del secondo recente annullamento della condanna, mentre l’altro presunto ladro che era con la vittima è sotto processo in primo grado per furto.

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