La Pasqua sotto le bombe di un’olbiese partita per Leopoli: “Ecco la nostra resistenza”

Il racconto di una donna olbiese di origini ucraine.

L’invasione dei russi in Ucraina continua a mietere vittime in Ucraina, che avanza nei territori del paese fino ai territori occidentali della nazione. Una cittadina ucraina residente a Olbia di nome Irina Krizlo è partita nei giorni scorsi a Leopoli, una delle città recentemente attaccata in questi giorni, per raggiungere i suoi cari rimasti là.

La donna racconta gli attimi di orrore della guerra che sta vivendo in prima persona. “Ho deciso di partire in Ucraina per mia madre, mio figlio e i miei parenti che vivono qui – racconta Irina -. Nonostante la città dista solamente 80 chilometri dalla dogana con la Polonia e di conseguenza Comunità Europea e mi sentivo abbastanza sicura, Leopoli è sta stata bombardata 3 volte, nel mirino del aggressore in primis erano gli oggetti tattici dell’aeroporto, la fabbrica di carri armati, e altri oggetti militari”.

Le vittime però sono arrivate alle 8 del mattino del giorno di Pasquetta: in tutto 7 e 8 feriti tra i civili, di cui un bambino di soli 3 anni scappato con la mamma a Leopoli. Nonostante ciò, però, racconta Kizlo, il popolo Ucraino ha messo da parte la paura. “Nonostante la tragicità della situazione tutto il popolo ucraino lo vedo unito, agguerrito e pronto per combattere per difendere la nostra terra e la vita serena dei nostri bambini – spiega -. L’aggressore assassino deve pagare per ogni singola lacrima versata, per ogni vittima di questa lunga guerra che dura ormai da 8 anni. Del resto, mi ha fatto tanto piacere vedere la città attiva che non si ferma mai”.

Leopoli ha accolto circa 320 persone sfollata e cresce la resistenza della comunità locale nonostante i recenti attacchi della Russia non abbiano risparmiato nemmeno la loro città. “Questa gente ha perso la loro tranquillità, il loro lavoro, le loro case e molto spesso anche le loro famiglie – spiega ancora -. A Leopoli è stata vietata la vendita di alcolici per tenere i cittadini lucidi per difendere il territorio a sangue freddo. Non ho paura di morire, qui nessuno teme questo. Sono veramente sorpresa da mio popolo perché si stanno mostrando da veri patrioti”.

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