Regole da rivedere e tariffe troppo alte, perchè Air Italy non ce l’ha fatta

L’Usb dopo l’incontro in Regione.

Nell’incontro tenutosi ieri a Cagliari tra le 9 delegazioni dei sindacati presenti in Air Italy e i capi gruppo in Consiglio regionale quella dell’Unione sindacale di base trasporti è stata tra le ultime ad essere udita. Presente anche il delegato nazionale Francesco Staccioli oltre al coordinatore provinciale Alessandro Brandanu.

Un discorso portato avanti su più piani quello dell’Usb. Partito dall’evidenziare le difficoltà a raggiungere la Sardegna, per arrivare all’incertezza che aleggia attualmente sul futuro della continuità territoriale. Il tutto in un ambito di regole di mercato che lasciano maglie larghe alle low cost che, intanto, stanno già alzando i prezzi su Olbia.

“Va gestito tutto in un discorso globale nazionale in cui le società di gestione aeroportuale la smettano di produrre guadagni sulla pelle di chi lavora – ha dichiarato Brandanu -. Stesso discorso per le compagnie aeroportuali. È necessario che le regole siano uguali per tutti”.

“Fa rabbia che un mercato che nel 2019 ha portato 193 milioni di passeggeri non riesca a metabolizzare posti di lavoro per 13 mila persone, 11 mila e 500 in Alitalia e 1500 in Air Italy – conclude il sindacalista –. Queste sono persone che lavorano in Italia e pagano le tasse in Italia, non bisogna dimenticarlo”.

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