Tra voli cancellati ed in ritardo aeroporti di Olbia e Alghero in affanno per la giornata di sciopero

Sciopero a Olbia e Alghero.

Oggi nei due scali di Olbia e Alghero è in corso lo sciopero del trasporto aereo che ha comportato il ritardo e la cancellazione di parecchi voli. Lo sciopero, indetto fino alle 24 dal personale del trasporto aereo e i sindacati a difesa dell’occupazione dei lavoratori delle compagnie aeree, tra cui Air Italy e Alitalia.

Sono tanti i voli cancellati, che ha causato non pochi disagi ai tanti vacanzieri in procinto di partire per o dalla Sardegna. A Olbia e Alghero, nella giornata di oggi, una decina di voli non sono arrivati a destinazione. Lo sciopero, a livello nazionale, ha comportato la cancellazione di 138 voli da parte della compagnia Alitalia.

Lo sciopero di 24 ore dell’intero comparto del trasporto aereo si sta per concludere ma, è già possibile fare una prima analisi. Dai primi dati in possesso del Segretario Generale della Filt Cgil Sardegna Arnaldo Boeddu, oltre le fasce orarie che i lavoratori debbono obbligatoriamente garantire a tutela della mobilità delle persone, l’adesione raggiunge quasi il 100%. “La politica deve trovare delle soluzioni per riformare il trasporto aereo – ha detto -, anche in Sardegna e in Gallura i problemi sono tanti e sono gravi. Oltre al mancato avvio della tanto auspicata regia unica dei tre aeroporti maggiori presenti nella nostra isola rimangono in piedi tutte le criticità legate ad una mancata riforma del settore aeroportuale”.

I sindacati del trasporto aereo si chiedono per quale ragione non si sia ancora insediato un tavolo permanente ministeriale per poter affrontare tempestivamente tutte le crisi che di volta in volta si presentano in questo strategico comparto per l’economia e per lo sviluppo del nostro paese. “La vertenza non è ancora risolta poiché adesso rimangono ulteriori sei mesi di cassa integrazione – sottolinea Boeddu – entro i quali si dovrà trovare una soluzione industriale che possa definitivamente superare un sostegno al reddito assicurato dalla Cassa Integrazione. Ed è per questa ragione che, per evitare di perdere professionalità certificate e migliaia di posti di lavoro è indispensabile rifinanziare il Fondo di solidarietà del trasporto aereo. Senza una vera e condivisa riforma dell’intero comparto del trasporto aereo, non ci potrà essere un futuro per le compagnie nazionali e di conseguenza per i lavoratori, diretti ed indiretti, del settore”.

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