Skin, a suo agio, scherza col pubblico. Gli Skunk Anansie conquistano Cagliari.
Una grande esibizione degli Skunk Anansie apre a Cagliari la stagione dei concerti estivi in Sardegna. L’energia esplosiva della frontwoman del gruppo britannico ha contagiato il pubblico di persone che sono cresciute, diventate adulte e in alcuni casi anziane, ascoltando la musica del gruppo britannico. Un pubblico eterogeneo, di tutte le età, raro da vedere a un concerto rock.
La lunga attesa.
Gli Skunk Anansie in mattinata hanno passeggiato per Cagliari, facendo shopping in centro. Un modo come un altro per “lanciare” il concerto e spingere le vendite degli ultimi biglietti, ma anche “per colpa della Brexit“, sottolinea la cantante Skin, durante una delle sue prese di posizione politiche che non mancheranno, durante il concerto, anche contro il fanatismo religioso e le forme di discriminazione e dittatura – “fascismo” – nel mondo: “Dite no!”, esorta gli spettatori. Il pubblico inizia ad accalcarsi davanti ai cancelli delle Fiera di Cagliari dalle 16, con i tornelli per accedere all’area che sono stati aperti intorno alle 20. E lo spettacolo parte quasi subito, col duo Black Black Istanbul – Claudio Fara e Martino Pala di Seneghe – e il loro fuzz rock, che ha sorpreso il pubblico per l’energia e la qualità della performance, a fare da apripista.
Il pubblico in delirio.
Il carisma della leader degli Skunk Anansie conquista subito il pubblico di Cagliari. “Siamo stati tante volte in Italia, ma oggi è fantastico” ammicca lei in italiano, sottolineando la voglia di divertirsi del pubblico cagliaritano e di tutta la Sardegna, già in delirio. Il concerto è iniziato da una ventina di minuti, coi brani “This means war”, “Intellectualize my blackness”, “Yes, it’s fucking political”, e l’atmosfera è sempre più calda.
Il gruppo esegue di seguito i brani “I can dream you”, “Because of You”, “Weak as I am”, “Twisted”, “My ugly boy”, “Can’t make you anywhere”, “Love someone else”, “I believed in you”, “God loves only You”, “hedonism”, “Tear the place up”, “The skans Heads”, e termina il concerto con “Charlie big potato”. Poi l’obbligatorio “bis”, già previsto, con “Piggy”, “Secretly”, “Little baby swastika”, “Follow me down” in versione acustica, prima di un duetto extra con la tastierista-cantante Erika Footman, moglie del batterista della band Mark Richardson.
Infine, dopo 100 minuti di puro spettacolo, gli Skunk Anansie hanno fatto un selfie di gruppo sul palco, chiudendo una serata memorabile che ha restituito momenti di gioventù e spensieratezza ai tanti “over” sardi presenti – 2500 spettatori -, che seguono fin dalla propria adolescenza il gruppo britannico, che non senza travagli sta per compiere 30anni. Nessuna nostalgia però, perchè fortunatamente la musica degli Skunk Anansie supera brillantemente il confronto col tempo che passa. E il gruppo – che a breve pubblicherà un nuovo album -, con la strepitosa performance cagliaritana, riesce a coinvolgere e trascinare anche i tanti giovani presenti.
La performance cagliaritana degli Skunk Anansie apre ufficialmente l’estate dei concerti in Sardegna. C’è grande attesa, tra gli altri, per l’approdo dei Black Eyed Peace a Olbia, nell’ambito del Red Valley Festival.