I costumi made in Gallura con i disegni del tappeto sardo hanno conquistato l’estate

La tradizione ha trovato una nuova forma di espressione.

L’arte sarda di intrecciare fili e crearne disegni geometrici è stata tramandata nel corso dei  secoli da generazioni di madri e figlie. Oggi possiamo riscoprirla grazie ai lavori delle maestre tessitrici che operano nei laboratori presenti ad Aggius. Ed è proprio qui nel centro della Gallura, in questi laboratori di antichi mestieri che nasce il progetto Lalana’Bikini dove la tradizione dell’antica tessitura ha trovato una nuova forma di espressione. I disegni dei manufatti artigianali adesso compaiono come per incanto in un capo d’abbigliamento tanto amato dal mondo femminile, il costume da bagno.

L’idea di utilizzare il disegno del tappeto sardo, si pensi ad esempio alla forma del tipico”grano” in rilievo, per impreziosire il costume, è nata dalla passione di due amiche, Simona  Chessa e Alice Corda, per gli accessori mare e i tessuti d’altri tempi. Se all’inizio il connubio riguardava il tappeto e il telo mare, le due ideatrici in seguito si sono rese conto quanto fosse originale e accattivante l’inserimento del classico disegno del tappeto in un tessuto liscio ed elastico come la lycra. Alice e Simona ci tengono a precisare che l’arte della tessitura “non può essere rimpiazzata da nessuna stampa” che tuttavia usare i motivi del tappeto di Aggius su un tessuto non di lana è un’ottima alternativa purché si prendano in considerazione gli accostamenti di colore e i giochi di trama e ordito che solo una mano esperta ed un telaio riescono a creare.

Per il momento i costumi vengono confezionati in quantità limitate ed eventualmente c’è la possibilità di personalizzare modello e stampa a fantasia. Prossimamente verrà proposto come canale di distribuzione l’ e- commerce e la collezione si arricchirà di una linea moda mare maschile. Per entrambe Lalana Bikini rappresenta qualcosa di più che un semplice costume. “Vorremmo che chi lo indossa percepisca il fascino dei disegni e dei colori, figli di una tradizione antica e di un’arte senza tempo – dicono le ideatrici -.  Ci piacerebbe dare risalto alla trama del tappeto in modo alternativo e innovativo, magari creando curiosità attorno al tappeto stesso.”

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