L’analisi di Confartigianato: cosa manca alle imprese dell’interno della Gallura

Lo studio realizzato da Confartigianato Imprese Sardegna.

Dall’analisi realizzata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, su fonte UnionCamere e Istat, il dato demografico del Nord est mostra comuni in difficoltà se ci si allontana dalla costa. Dei comuni con il maggior numeri di presenze turistiche, tra i primi dieci, otto sono nell’area della Gallura, con cali importanti in termini di numeri assoluti, ma con un dato percentuale che colloca il territorio del Nord est come quello, comunque più vocato a questo tipo di economia. Altro dato importante è quello della forte dipendenza dal turismo soprattutto per alcuni comuni, in un momento di crisi mondiale legata alla pandemia ha immediatamente corrisposto con un saldo migratorio in uscita importante, come Arzachena.

Secondo gli Artigiani galluresi, crescita demografica, forte vocazione turistica, necessità crescente di servizi, sono tre temi prioritari in qualsiasi ragionamento di sviluppo del territorio. E quindi, come dare risposta in termini di servizi di opportunità di dotazione infrastrutturale ad un’area che si deve confrontare con un fenomeno complesso e dalle dimensioni importanti sotto il profilo dell’attrattività per la vita e il lavoro?

“Per chi non sia insediato in uno dei centri attrattori di economia, è ancora più difficile avere parità di condizioni per competere sul mercato come impresa e per avere garanzia di servizi essenziali come cittadino e come famiglia – spiega il presidente di Confartigianato Gallura Giacomo Meloni – il livello comunale non può essere in condizioni di fornire queste risposte e serve un soggetto che governi questi fenomeni in maniera adeguata al livello istituzionale più corretto. Non si tratta solo di un tema di rivendicazione di risorse per la realizzazione di una specifica opera, ma è necessario affrontare questo tema a tutto tondo: è un tema politico a tutti gli effetti. È necessario rivendicare con forza un massiccio intervento in termini di infrastrutturazione di reti di comunicazione sul territorio quale condizione imprescindibile per garantire prospettive a parità di condizioni alle popolazioni del Nord est”.

“Da anni chiediamo che vengano realizzate le direttrici principali di collegamento tra il porto e aeroporto di Olbia e i diversi ambiti territoriali: Santa Teresa A Nord, Tempio verso ovest, e il collegamento Buddusò Abbasanta – continua Meloni –  concentriamo le energie per completare questi tre progetti avviati, ma fermi a diversi stadi di realizzazione. Sarebbero il primo fondamentale tassello per rendere effettivamente il territorio un unico bacino, e realizzare effettivamente un ecosistema economico e sociale. In trenta minuti potremmo raggiungere in sicurezza oltre il 90 per cento dei comuni del nord est, garantendo maggiore equilibrio demografico e più facile accesso ai servizi”.

La mancanza di servizi.

E proprio i servizi sono l’altro elemento della rivendicazione territoriale dell’Associazione che ricorda come non basti un solo elemento, come il lavoro, per poter essere attrattivi, ma di occorrano anche altri elementi per dare continuità e solidità alla crescita territoriale.

“L’appello che facciamo è certamente alla Regione – sottolinea il presidente – perché riesca a uscire dalle pastoie che hanno impantanato la riforma degli enti locali per trovare una giusta collocazione all’interno dell’assetto istituzionale per un territorio, che è di fatto penalizzato dalla mancanza di una regia politica di area vasta specifica per le sue caratteristiche; non possiamo attendere che questo si verifichi dal punto di vista normativo, dobbiamo attivarci con gli strumenti che abbiamo oggi”. “A differenza del passato che ci ha visti spesso come i polli di Renzo, beccarci tra noi senza trovare soluzioni insieme – rimarca Meloni – oggi è necessario dimostrare la capacità di fare fronte comune per un obbiettivo che sia di interesse collettivo, è necessario garantire la continuità amministrativa per progetti ed iniziative che hanno valore a prescindere da quale parte politica le abbia promosse e portate avanti. Siamo consapevoli di non poter avere una rappresentanza in termini numerici superiore, ma possiamo lavorare per accrescere il nostro peso specifico. Su alcuni temi i nostri rappresentanti devono avere la capacità di fare sintesi e di spogliarsi da appartenenze partitiche per raggiungere il risultato di interesse di tutti”.

Secondo Confartigianato Gallura, i fenomeni demografici che si sono ormai consolidati da anni e che sono dentro le proiezioni di tutti gli scienziati della materia, dicono che il territorio continuerà a crescere di popolazione, nei saldi naturali e soprattutto in quelli migratori. Questo non è opinabile e un sistema di servizi pubblici già in sofferenza oggi andrà inevitabilmente in crisi.

L’analisi delle priorità sulle quali lavorare per accompagnare le imprese della Gallura, secondo Confartigianato è questa: garantita una dotazione adeguata di infrastrutture viarie, la questione si sposta sulla dotazione di infrastrutture immateriali: una rete di centri di formazione scolastica, professionale e universitaria, dotate di un’offerta formativa coerente con le vocazioni del territorio, una rete di servizi pubblici sanitari, di giustizia e amministrativi in linea con i fabbisogni reali della popolazione. Questi sono tre elementi di contesto senza i quali sarà impensabile dare un supporto adeguato alla naturale vocazione alla crescita di quest’area della Sardegna.

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