Faccia a faccia sul futuro del porto di Olbia, 90 giorni per decidere sul piano Sinergest

L’incontro all’Autorità portuale.

Un incontro complesso. Da una parte la Sinergest, la società che gestisce il porto di Olbia, e il futuro dei suoi 30 lavoratori, che senza un accordo il 31 dicembre rimarranno a casa. Dall’altra l’Adsp, altrimenti detta Autorità portuale, e le condizioni già poste con il primo bando di gara andato deserto: minimo garantito di 1 milione e 900 mila euro per la gestione di Isola Bianca.

Su queste due posizioni si è giocato oggi l’incontro tra il sindaco Settimo Nizzi, in qualità anche di numero uno di Sinergest, e il presidente dell’Autorità portuale Massimo Deiana. Sinergest ha messo sul tavolo il suo projetc financing, con il quale punta a fare del porto di Olbia uno scalo all’avanguardia per quanto riguarda i servizi e che si propone di “salvaguardare in primis la forza lavoro”, come sottolineato da Nizzi.

Deiana ha ribadito come il calcolo si stato effettuato dall’advisor Sinloc, “attraverso una complessa istruttoria” per fornire “la situazione di partenza e un’analisi dettagliata dei fabbisogni del porto su una proiezione ventennale”.

Insomma, posizioni ancora distanti, per le quali occorrerà del tempo, probabilmente, per arrivare ad una mediazione. L’autorità portuale ha, infatti, fino a fine febbraio per prendere una decisione sulla proposta di Sinergest. Un’attesa che non può non lasciare, però, con il fiato sospeso i lavoratori.

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