La denuncia dei sindacati per la gestione del porto.
Il rischio è che vengano applicati un domani dei “contratti cosiddetti pirata, che non sono firmati dalle organizzazioni rappresentative”. Lo dice il segretario generale Cgil Gallura Luisa di Lorenzo. “I lavoratori che oggi prendono 1200 euro al mese potrebbero trovarsi a lavorare per 800 euro, senza tutele”. Un avvertimento che suona molto più di un allarme.
Mentre la partita a scacchi per il futuro del porto di Olbia è appena entrata nel vivo, i sindacati pongono l’accento sugli eventuali rischi per i lavoratori con il passaggio da Sinergest verso altre società di gestione. Un concetto già ribadito nel corso dell’ultimo Consiglio comunale aperto dedicato proprio alla crisi occupazione di Olbia.
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Per questo motivo il disco verde dato dai sindacati per il project financing proposto da Sinergest all’Autorità portuale non ha un significato fittizio. Ma la partita si gioca ora nel limare gli attriti dell’ultimo periodo, che non aiutano al momento il dialogo tra le parti.
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Sinergest è fiduciosa, comunque, di riuscire a far capire la bontà del suo progetto. “Speriamo di riportare le posizioni di contrasto ad un tavolo dove, ognuno per la propria parte, cercherà di trovare soluzioni, piuttosto che continuare a fare battaglie”, afferma il sindaco di Olbia Settimo Nizzi.