Quando piccolo è bello, i borghi della Gallura puntano alla rinascita

I progetti dei comuni della Gallura.

Il modello Ollolai piace e trova sponda anche in Gallura. Il comune della provincia di Nuoro è balzato alle cronache, nei giorni scorsi, perchè una nota società inglese ha scelto di investire, acquistato molte delle case rimaste disabitate. Un messaggio incoraggiante, che non ha avuto solo come motore la nota promozione delle “case a 1 euro”, e che fa sperare anche alcuni borghi della Gallura, che vogliono tornare a crescere, diventano parte attiva nel turismo.

E così tra chi ha puntato sulla valorizzazione dell’esclusività del suo centro storico e chi sui propri monumenti, sono tanti i comuni che stanno portando avanti progetti per rilanciare il proprio territorio. Come Sant’Antonio di Gallura, che ha utilizzato i fondi regionali per riqualificare le vie più antiche. O Berchidda, che ha presentato un progetto pilota che punta al riuso delle case dismesse, coinvolgendo i privati e gli operatori del turismo per riconvertirle.

“Si chiama Percorsi dell’abitare in Sardegna ed è stato ben accolto anche in giunta regionale – spiega il sindaco Andrea Nieddu -. Parte da una filosofia diversa dal progetto di Ollolai, che è una buona idea, ma non abbiamo avuto cessioni di case ad un euro, perché siamo collocati in un territorio differente, vicino a Olbia e alla Sassari-Olbia, dove il valore immobiliare è diverso”.

Per rilanciare l’offerta turistica, si integreranno anche i grandi eventi musicali ed enogastronomici. Il progetto doveva partire 5 mesi fa, ma il coronavirus ci he messo lo zampino. Bortigiadas è uno dei borghi più piccoli e antichi della Gallura. Il primo cittadino Nicola Saba si è appena insediato alla guida del Comune, ma tra i suoi obiettivi c’è quello proprio rilanciare il paese.

“Il nostro obiettivo è valorizzarlo anche guardando al futuro, con l’innovazione tecnologica e ambientale – dice Saba -. Sono convinto che, data la piccola realtà, la comunità vada coinvolta, così come le associazioni di territorio per poter promuovere azioni mirate anche la decoro e il ripristino dei materiali sardi per le nostre vie, ma ci deve essere anche l’impegno della Regione”.

Chi ha già tracciato la strada per il suo futuro è Calangianus. La capitale del sughero rappresenta un punto di riferimento per i borghi più piccoli. “Siamo alle battute finali per il piano particolareggiato del centro storico – riferisce il sindaco Fabio Albieri -. Abbiamo siglato una partnership con il dipartimento di Architettura, per la riqualificazione e la valorizzazione della cittadina in chiave turistica. Per questo intento siamo anche inseriti nel progetto di sviluppo Città dei Paesi e Unione dei Comuni della Gallura”.

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