L’inchiesta sulla magistratura gallurese.
Lo Stato si prepara a pagare un conto salatissimo dopo il clamoroso fallimento della maxi inchiesta sulla magistratura gallurese, una vicenda che si è rivelata un vero boomerang giudiziario. Dopo anni di indagini, sospensioni e processi, i magistrati coinvolti sono stati assolti con sentenze definitive che escludono ogni condotta illecita, aprendo ora la strada a richieste milionarie di risarcimento danni. Una prima stima parla di quasi un milione di euro che dovranno essere corrisposti ai magistrati Alessandro Di Giacomo e Vincenzo Cristiano, insieme all’ex presidente del Tribunale di Tempio, Francesco Mazzaroppi. Ma le cause risarcitorie annunciate sono solo all’inizio di quella che si prospetta come una lunga e onerosa catena.
La vicenda, come ricorda L’Unione Sarda, che ha coinvolto oltre 20 magistrati, ha avuto un impatto devastante: arresti, sospensioni ingiustificate, studi professionali chiusi e carriere travolte. Le Procure di Roma e Perugia, competenti per questi procedimenti, hanno visto sgretolarsi le accuse più gravi, dalle ipotesi di corruzione agli abusi d’asta. Anche l’immagine della magistratura sarda ne è uscita profondamente ferita. Oggi, con tutti i procedimenti chiusi e i protagonisti definitivamente assolti, resta soltanto il peso di una “guerra” giudiziaria che nessuno ha vinto.