Emergenza rifiuti in Gallura, i Comuni danno la caccia agli incivili

In Gallura i Comuni annunciano tolleranza zero per l’abbandono dei rifiuti

Sempre più grave l’emergenza rifiuti in Gallura. Dopo le verifiche effettuate e le segnalazioni ricevute, diversi Comuni hanno annunciato pugno sempre più duro verso gli incivili che disperdono la propria spazzatura nell’ambiente. Oltre ai casi di utilizzo inopportuno degli ecobox, sono sempre più frequenti quelli in cui le piazzole di sosta o le cunette vengono prese per discariche a cielo aperto. E in estate, con l’aumento delle presenze che per la Gallura è stato stimato dal Cipnes in 5 milioni, la situazione rischia di implodere. L’ultimo segno di insofferenza in ordine cronologico è giunto dalla sindaca di Santa Teresa Gallura, Nadia Matta, che ha minacciato di eliminare le isole ecologiche sparse sul territorio. Una disposizione recentemente adottata anche dall’amministrazione comunale di Olbia, che ha già eliminato dalla città i diversi ecobox.

I provvedimenti adottati

Anche Golfo Aranci ha dichiarato guerra agli incivili dei rifiuti e ha istituito una vera e propria task force. Questa, operativa da fine luglio, è composta da agenti di polizia locale, barracelli e operatori della De Vizia. I primi potranno sanzionare e proporre la sospensione del servizio nei confronti di chi commette questo reato ambientale. Mano di ferro anche a Olbia, dove il Comune ha annunciato l’applicazione di un nuovo regolamento che contiene circa 20 articoli in più rispetto al precedente. In particolare, si sono inasprite le sanzioni anche nei confronti delle azioni colpose a danno dell’ambiente. Dopo aver riscontrato diverse criticità causate dal mancato rispetto del calendario di raccolta, dall’errata differenziazione dei materiali e dal fenomeno degli affitti abusivi, anche l’amministrazione di Arzachena si è attivata con interventi di verifica. E ha ricordato che le multe previste arrivano fino a 500 euro.

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