Sul traghetto per Golfo Aranci si studia anche il DNA del mare

Il progetto per studiare la biodiversità marina.

Il traghetto della Corsica Sardinia Ferries Livorno-Golfo Aranci utilizzato come un “laboratorio di ricerca” per raccogliere dall’acqua campioni di DNA ambientale (eDNA) ed identificare gli organismi presenti in quel tratto di mare.

Il sequenziamento di queste minuscole tracce di DNA si è rivelato una tecnica potente per l’identificazione simultanea di diverse specie da un unico campione e soprattutto per rilevare la presenza di specie elusive, che solo raramente possono essere osservate direttamente, oppure per identificare precocemente l’invasione di specie aliene, o per riconoscere la presenza di organismi già nelle prime fasi del loro sviluppo, rivoluzionando così la “lettura” della biodiversità e dando l’opportunità di monitorarla nel tempo.

Ad oggi, il campionamento dell’eDNA marino in aree lontane dalla terraferma dipende dalla disponibilità di navi di ricerca dedicate, che sono limitate ed onerose nella gestione. Questi vincoli logistici limitano l’ambito geografico e la frequenza dei prelievi, impedendo (almeno fino ad oggi) l’espansione delle indagini basate su eDNA su larga scala.

Il progetto del Team.

Il team di Milano-Bicocca, in collaborazione con ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), ha sviluppato un nuovo sistema per un facile campionamento che può essere esteso da traghetti ad altre navi commerciali, come le navi portacontainer, aprendo la possibilità di utilizzare la flotta di navi commerciali globali per aiutare a monitorare la biodiversità marina. Il nuovo sistema non richiede la predisposizione di apparecchiature complesse sulle navi, ma piuttosto utilizza il sistema di raffreddamento dei motori -a cui viene applicata una derivazione dedicata- per la raccolta del campione d’acqua marina, che può così essere eseguita da non specialisti.

I traghetti.

Per testare il nuovo sistema, il team ha collaborato con Corsica Sardinia Ferries, sulla rotta Livorno/Golfo Aranci, che attraversa la regione del Mar Ligure-Tirreno del Mediterraneo, tra cui il Santuario Pelagos dei mammiferi marini. Dopo aver prelevato l’acqua in punti precisi della rotta ed aver filtrato i campioni di acqua, il DNA è stato estratto e portato per il sequenziamento presso il centro di genomica dell’Università di Leeds.

I dati risultanti sono stati quindi confrontati con un database globale del DNA per identificare le corrispondenze con le sequenze di riferimento, fornendo una ripartizione della composizione delle specie in ciascuno dei 16 campioni analizzati.

Utilizzando marcatori di DNA messi a punto dal team per rilevare i vertebrati marini, i ricercatori hanno riscontrato nei campioni raccolti dal Mega Express Three le tracce di DNA di una vasta gamma di vertebrati, che vanno dai piccoli pesci-preda alla base della catena alimentare, come acciughe e sardine, a pesci-predatori più grandi come il tonno e il pesce spada, fino ai delfini e ai giganti del mare, tra cui balenottere comuni e capodogli. È stato rilevato l’eDNA di circa 100 specie di vertebrati.

La Compagnia

Corsica Sardinia Ferries da molti anni supporta Università, Organismi Scientifici e Associazioni in un’intensa attività di ricerca e monitoraggio dell’ambiente marino e delle specie che lo abitano, al fine di contribuire alla raccolta di dati, alla divulgazione della conoscenza, alla promozione della consapevolezza ambientale e alla diminuzione del rischio di danni.

“La nostra partecipazione attiva al progetto eDNA è la naturale evoluzione della nostra disponibilità nei confronti della comunità scientifica e ci permette di dare un aiuto concreto allo studio e, soprattutto, alla salvaguardia del mare” afferma Cristina Pizzutti – Responsabile Comunicazione e Marketing di Corsica Sardinia Ferries.

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