I test anti droga sono sempre più utilizzati. La persistenza del THC nel corpo varia molto in base a fattori personali come il peso, il livello di grasso e soprattutto dal consumo che se ne fa e dalla frequenza. Si può rintracciare dalla saliva, nel sangue, nelle urine e nei capelli fino a un mese dall’assunzione.
Questo anche se il consumo di marijuana, di cannabis legale siano sempre più socialmente accettati, ma a livello lavorativo e di controlli vengono sempre maggiormente verificati i livelli di eventuale consumo per scongiurarne l’assunzione da parte di dipendenti e giovani. I test della saliva, rapidi ed economici per testarne il consumo vengono sottoposti anche con regolarità costante agli impiegati proprio per poter rilevare la presenza del THC. I test della saliva sono i più utilizzati recentemente andando a sovrastare quelli delle urine. Anche se più efficace resta comunque un metodo più facile da aggirare. Proprio per questo sono molto indicati i kit disintossicazione THC.
Il THC non permane però per troppo tempo nella saliva. I fumatori occasionali smaltiscono ogni traccia di THC in almeno tre giorni, mentre i fumatori abituali possono avere tracce fino a un mese dall’ultima assunzione. Il tempo dipende, come detto precedentemente, dalla singola persona e dalla sua struttura fisica così come anche dalla frequenza di consumo che se ne fa. I fumatori cronici ad esempio possono ritrovare tracce anche dopo più di due mesi.
I test salivari vengono fatti in molte grandi aziende soprattutto se si ha a che fare, per lavoro, con macchinari pesanti, informazioni riservate o si ha accesso ad altre risorse importanti. Questo per una sicurezza del lavoratore e del lavoro stesso. Un uso inappropriato può influire negativamente sulle prestazioni del fumatore.
Lo stesso può avvenire per i lavoratori pubblici e sanitari, soprattutto se a stretto contatto con pazienti o a contatto con medicinali.
Per quanto riguarda il cannabidiolo (CBD), non viene testato nè in Europa né in America non essendo ritenuto un componente psicoattivo. Senza contare che comunque i prodotti a base di CBD derivati dalla canapa e venduti legalmente sul mercato non contengono più dello 0,2/0,3% di THC. Quasi impossibile che un test antidroga ne rilevi la presenza sulla saliva. Ma se si fuma con un alto contenuto di CBD allora può variare anche la quantità di THC. In questo caso può essere rilevato il THC sia nelle urine che nella saliva.
Come smaltire il THC dall’organismo
In visione di un test imminente il primo consiglio è ovviamente quello di smettere di consumare sostanze ed aspettare che il corpo smaltisca in modo autonomo e naturale ogni traccia di THC.
L’ideale è quello di testarsi precedentemente a casa così da essere sicuri del risultato ufficiale che non sia positivo. In questo modo potrete verificare a che punto siete con il normale azzeramento dei valori ti THC. L’acquisto di questi tic è legale ma conviene sempre leggere bene le avvertenze riguardanti il proprio Paese di residenza. Non hanno la stessa sensibilità di quelli da laboratorio ma sicuramente se individuano un positivo sarà da tenerne conto, un po’ meno nel caso di un risultato negativo.
Evitare di contaminare o alterare i propri campioni perchè una volta arrivati al laboratorio, i tecnici lo scopriranno sicuramente. La cosa migliore è giocare per tempo e cercare di risolvere il problema almeno due settimane dalla data del test.
Per cercare di disintossicare il corpo dovrete svolgere una buona e frequente attività fisica. Poiché il THC si lega al grasso, cosa buona sarà quella di cercare di bruciare più grasso possibile e reintegrare i liquidi eliminati con il sudore. Anche la sauna andrà usata quanto possibile con sedute da dieci minuti da alternare a docce fredde. Bere molta acqua. Soprattutto in questa fase evitiamo il consumo di cibi grassi.
Quando mancano pochi giorni dal test, si dovrà accumulare nuovo grasso introducendo carne rossa nella dieta, uva per stimolare la minzione e utilizzare integratori di vitamina B. Importante bere tanto anche in questa fase.
Oltre al modo naturale appena descritto, si può procedere anche con kit disintossicanti che si acquistano in farmacia o nei negozi online. Alcuni si usano nel giro di pochi giorni mentre altri hanno una durata più lunga. La funzione di questi test sarà la stessa adoperata nella modalità sopra descritta ma con una modalità più sicura che non dipenderà solo dalla nostra buona volontà. Il THC verrà smaltito ridando una naturale composizione alle urine e alla saliva.
Una volta superata la fase di preparazione al test, potrete verificarne i risultati anche con delle strisce reattive molto efficaci e con risultati similari a quelli del laboratorio professionale. Si saprà in anticipo il risultato del test vero e proprio e se si è sulla giusta strada per superare il controllo. Il test delle urine permette di ottenere una verifica qualitativa delle sostanze bersaglio ma anche dei metaboliti. Si potrà così sapere se si è al di sopra o al di sotto del limite concesso e rilevato in ng/ml.