Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica al Mater Olbia Hospital

Oltre 250 interventi nel 2020 al Mater Olbia.

In crescita gli interventi per ricostruzione mammaria, rimodellamento del corpo e tumori alla pelle. Attivo da gennaio un nuovo servizio per interventi chirurgici correttivi relativi a inestetismi.

Oltre 250 interventi effettuati nel 2020 tra chirurgia ricostruttiva mammaria, rimodellamento corporeo e tumori cutanei”. Ne parliamo con il Dott. Domenico Maria Pagliara responsabile del servizio di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica presso la struttura ospedaliera olbiese.

Dott. Pagliara, quali patologie possono essere trattate al Mater Olbia Hospital?

Il Mater Olbia Hospital è un centro ad alta vocazione oncologica per cui eseguiamo interventi di Chirurgia Plastica prevalentemente in 3 macro aree: la ricostruzione mammaria delle pazienti con tumore al seno, il rimodellamento corporeo negli esiti di pregressa chirurgia bariatrica e la chirurgia dei tumori cutanei.

La chirurgia ricostruttiva mammaria ha come principale finalità quella di ricostruire un seno armonioso riducendo al minimo le cicatrici e i fastidi postoperatori.

Il rimodellamento corporeo è un percorso dedicato ai pazienti sottoposti a interventi di chirurgia bariatrica o procedure mini-invasive endoscopiche e consente di eliminare l’eccesso cutaneo-sottocutaneo che spesso si determina nella regione delle braccia interne, dell’addome e delle cosce a seguito del massivo dimagrimento.

La chirurgia dei tumori cutanei infine si occupa della fase di rimozione del tumore cutaneo e della contestuale ricostruzione dell’area interessata. Spesso i tumori cutanei si sviluppano nelle zone maggiormente esposte ai raggi solari, come il viso, ed è fondamentale un approccio chirurgico che nasconda le cicatrici in modo da permettere il miglior risultato estetico possibile.

Ogni tipologia di intervento estetico prevede dei percorsi integrati, con la partecipazione di molteplici figure specialistiche, in modo da garantire al paziente un percorso completo e personalizzato.

Quindi sono presenti dei veri e propri “percorsi diagnostico-assistenziali”?

La chirurgia plastica, in particolar modo la ricostruttiva, nasce e si sviluppa in forte sinergia con altre specialità. Ogni area di applicazione è inserita all’interno di un percorso specifico e ben delineato.

Le pazienti con tumore mammario vengono seguite nel percorso del Polo di Ginecologia e Senologia ed ogni caso viene collegialmente discusso nel corso del Tumor Board che vede la partecipazione di molteplici figure specialistiche (chirurgo senologo, radiologo, oncologo, chirurgo plastico, psicologo). E’ proprio grazie al lavoro integrato che è possibile definire l’approccio ricostruttivo mammario sulla base dei fattori di rischio della paziente, della chirurgia demolitiva programmata, della tipologia costituzionale e della morfologia del seno stesso.

Il trattamento degli esiti di chirurgia bariatrica si pone all’interno del “Percorso Obesità” che ha di recente visto l’accreditamento da parte della SICOB – La Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità. Il paziente obeso, presso la nostra struttura, segue un percorso completo che prevede l’interplay di diverse figure (chirurgo bariatrico, endoscopista, radiologo, nutrizionista, psicologo e chirurgo plastico).

I pazienti con tumore cutaneo, prima di giungere all’intervento effettuano un percorso che prevede una fase di diagnosi da parte dello specialista dermatologo con eventuale integrazioni diagnostiche di radiologia e oncologia.

Quali sono i vantaggi per i pazienti che si sottopongono ad interventi di chirurgia plastica presso il Mater Olbia Hospital?

Il primo elemento che mi preme sottolineare è la possibilità di fornire una risposta terapeutica a tanti pazienti sardi che fino ad ora necessitavano spostamenti verso altre regioni, la possibilità di ricevere un trattamento di alto profilo a poca distanza da casa è un vantaggio indiscutibile e permette inoltre di seguire adeguatamente i pazienti nella fase postoperatoria. La risposta del territorio è stata notevole, il nostro obiettivo è quello di aumentare progressivamente la corrispettiva l’offerta terapeutica.

Altro indiscutibile vantaggio è l’alta dotazione tecnologica che consente di massimizzare i risultati: basti pensare alla valutazione della perfusione dei tessuti (in corso di ricostruzione mammaria e post-oncologica con lembi) mediante fluorescenza a infrarossi con verde di indocianina, o ancora al device di retrazione cutanea (J-plasma® renuvion) utilizzato nei pazienti postbariatrici.

Quali sono le novità e gli obiettivi futuri nell’ambito della chirurgia plastica del Mater Olbia?

Sicuramente in forte espansione è la modalità di ricostruzione mammaria prepettorale, si tratta di una tecnica che si è diffusa negli ultimi 15 anni è che presenta, laddove vi sia indicazione ad eseguirla, numerosi vantaggi. La ricostruzione prepettorale consente infatti un postoperatorio gravato da minore discomfort a livello toracico e della spalla e un risultato estetico più gradevole nei seni medio-grandi e ptosici.

Inoltre, a breve sarà possibile per le pazienti sottoposte a chirurgia per tumore mammario effettuare una valutazione finalizzata ad individuare il rischio di sviluppare linfedema dell’arto superiore, ovvero l’accumulo di linfa con consequenziale gonfiore, in modo da poter intervenire prima che la patologia si sviluppi.

Altro elemento innovativo, in ambito postbariatrico, è la possibilità di rimodellare alcune zone colpite da lassità di medio grado utilizzando una tecnica di retrazione cutanea che consente di evitare le lunghe cicatrici.

In ultimo, da gennaio 2021 il Mater Olbia ha attivato un servizio di chirurgia estetica per interventi correttivi relativi a inestetismi di varia natura che possono interessare il distretto mammario (correzione di ipotrofia mammaria, ptosi mammaria, asimmetria mammaria e riduzione del seno), il distretto addominale o la regione delle braccia e delle cosce (addominoplastica, liposuzioni distrettuali, lifting braccia o cosce) e infine il viso (chirurgia oculopalpebrale, ringiovanimento del viso).

Gli obiettivi futuri sono potenziare l’offerta diagnostica-terapeutica attualmente erogata, portando avanti la ricerca che in maniera imprescindibile accompagna l’attività clinica e chirurgica, con l’obiettivo di fornire ai pazienti cure sempre più avanzate.

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